Sanit Torino, come scegliere il giusto tutore per la cura del linfedema

SALVATORE_CAPPELLO_SANIT

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E’ una patologia poco conosciuta ma sempre più diffusa e dagli effetti, a volte, devastanti. A parlarci del linfedema, la malattia cronica che colpisce il sistema linfatico, e in particolare dei tutori elastocompressivi, è Salvatore Cappello. Tecnico ortopedico con 30 anni di esperienza, specializzato proprio in elastocompressione, titolare della Sanit, centro vendita di articoli  sanitari ed ortopedici a Torino.

“Il sistema linfatico del nostro corpo – spiega il dottor Cappello – è spesso sottovalutato ma è essenziale per il trasporto di sostanze, come proteine, batteri, detriti cellulari e cellule morte dai tessuti alle vene. Se, per ragioni congenite o come conseguenza di altre malattie e soprattutto di forme tumorali, il sistema linfatico non funziona al meglio, si crea un’edema, una tumefazione della pelle, in qualche parte del corpo”. Visivamente, la parte in questione, spesso braccia o gambe ma non solo, a causa del ristagno di linfa nei tessuti, aumenta di volume. Possono sorgere altri gravi sintomi come limitazioni nel movimento, sensazione di pesantezza, cambi di temperatura a contatto con vestiti e scarpe. A volte nascono anche problemi psicologici come  depressione e ansia.

Dopo che è stato diagnosticato il linfedema, il paziente deve rivolgersi ad un centro specializzato ed attuare una terapia decongestiva combinata. Si passa poi ad una fase di mantenimento dove, con la prescrizione del medico specialista, verrà deciso un tutore elastocompressivo terapeutico che serve a spostare l’edema e ad aiutare il drenaggio linfatico. Ci sono tutori standard e tutori su misura, personalizzati per le singole esigenze.

Ed e’ in questo momento che entra in gioco la Sanit e la figura del tecnico ortopedico con la sua professionalità e competenza.

“Ci sono 2 tipi di tutore – continua Cappello – quelli a trama circolare e quelli a trama piatta. I primi sono più sottili, comodi, più belli esteticamente ma limitati nello loro funzioni e applicazioni. I secondi, realizzati con un telaio lineare con molti aghi, sono più spessi e con cucitura ma forniscono un’efficace mobilizzazione dell’edema e miglior drenaggio linfatico”.  I tutori a trama piatta hanno, inoltre, un’elevata permeabilità che lascia la pelle asciutta anche nei periodi più caldi. Per queste loro caratteristiche, dunque, secondo gli esperti sono indispensabili per la cura del linfedema.

L’esperienza di centri come Sanit nella scelta di un tutore elastocompressivo è essenziale perché un’errata prescrizione del giusto grado di compressione  rischia di vanificare tutto il percorso di cura.

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