La digitalizzazione realizzata da Infocamere “spopola” in Umbria.

Superata “quota” Tremila: tanti sono gli imprenditori della provincia di Perugia che all’8 luglio 2019 hanno deciso di aprire un proprio “Cassetto Digitale” realizzato da InfoCamere e offerto dalla Camera di Commercio di Perugia.
Nei primi sei mesi del 2019 le adesioni al “Cassetto Digitale” sono aumentate di altre 849 unità, il 27% del totale.
Boom di adesioni a livello regionale, passate dalle 1.743 del primo anno, alle 4.606 del secondo. All’8 luglio 2019 l’incremento è straordinario: + 164%.
 Il “Cassetto Digitale” della Camera di Commercio di Perugia si configura come uno strumento digitale che consente all’imprenditore di avere sempre a portata di mano – anche da smartphone e tablet – l’identikit digitale della propria impresa, da condividere in modo semplice e intuitivo con partner, clienti, fornitori, banche e professionisti. Ma anche inviare alla Pubblica Amministrazione per partecipare a gare o bandi, anche internazionali, visto che tra i documenti disponibili non manca la visura dell’impresa già tradotta in inglese.

Nel loro “Cassetto Digitale” gli imprenditori trovano il company profile della propria azienda. Tra i documenti accessibili la certificazione d’impresa, la visura camerale, già tradotta anche in inglese, tutte le informazioni su certificazioni biologiche e rating di legalità, lo statuto al bilancio, fino alle pratiche inviate allo Sportello Unico delle Attività Produttive (SUAP) del Comune in cui ha sede l’impresa e l’elenco delle fatture elettroniche emesse.

“Il “Cassetto Digitale” che abbiamo attivato due anni fa, si è dimostrato uno dei servizi più efficaci nel percorso verso la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e del sistema delle imprese” ha ricordato Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia. “Il Cassetto Digitale semplifica la vita delle imprese ed è un concreto passo in avanti verso una Pubblica Amministrazione più efficiente. Ma soprattutto avvicina i nostri imprenditori alla cittadinanza digitale, sollecitandoli ad utilizzare strumenti e tecnologie che possono renderli più competitivi anche a livello internazionale”.
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