Petruzzi (Federconsumatori): “Dall’Umbria all’Italia: tante battaglie vinte e da vincere”

Il presidente di Federconsumatori Umbria, Alessandro Petruzzi, è stato nominato nuovo componente della presidenza nazionale, oltre che responsabile di Energia, Luce e Gas. Il giusto riconoscimento per chi ha dato il ‘la’ all’associazione regionale, quando ancora neanche c’era una legge precisa sul consumierismo: “Oggi Federconsumatori Umbria è giustamente riconosciuta come la più rappresentativa a livello italiano. Siamo partiti che avevamo uno sportello a Terni e uno a Perugia, oggi ce ne sono 12 (4 a Terni e gli altri nel Perugino)”.

Una crescita costante, nei numeri e nelle battaglie. “Potrei citare il sistema illegale di rilevazioni ai semafori. Fu la nostra associazione a scoprire l’inghippo e a fare condannare i responsabili. I passi carrabili di Perugia, altra battaglia che ha coinvolto quasi tutti i perugini. La bolletta dell’acqua pubblica. Quando c’era Tremonti ministro, i Comuni potevano applicare una vera e propria tariffa sui rifiuti, ci furono tanti ricorsi. In Umbria pochi furono i centri a farlo, ma grazie a noi dovettero smettere perché facemmo una vera e propria diffida. Potrei citare poi anche i trasporti”. Si arriva forse alla madre di tutte le battaglie, Banca Etruria: “Tutto cominciò a novembre dopo un’assemblea a Gualdo Tadino. Abbiamo seguito e continuiamo a seguire l’intera vicenda. In questi giorni, aspettiamo l’ulteriore ristoro fruttifero per Banca Veneta e Banca di Vicenza”.

Ci siamo chiaramente spostati nell’ambito finanziario, spesso una giungla per i consumatori: “Dai dati è emerso che nel credito al consumo, il cosiddetto acquisto a rate, che ha avuto crescite enormi fino alla crisi (+140%), viene applicato un tasso illegale. Abbiamo combattuto e vinto molti ricorsi dopo una sentenza della Corte di Cassazione in merito”. Proprio in merito agli acquisti a rate e ai clienti, Federconsumatori in questi giorni ha fatto partire il servizio trasparenza. Petruzzi ci spiega che cos’è.

“Vale soprattutto per i pensionati e i dipendenti che hanno usufruito di un credito al consumo. Assunto che il 30-40 per cento del finanziamento è illegale per i tassi sbagliati di cui ho parlato sopra – in parole povere, ti prendono il 30 per cento in più – in tutta Italia il cittadino può portarci il contratto di finanziamento, noi lo esaminiamo e, se non va bene, gli suggeriamo di andare avanti. Si può recuperare fino al 30 per cento. Stiamo verificando gli ultimi 10 anni. Abbiamo dedicato due sportelli direttamente a questa materia, con personale dedicato, a Ponte Felcino e a Terni”.

Il mondo del consumierismo negli anni è mutato: “E’ cresciuto. Federconsumatori ha assunto un ruolo diverso. Possiamo contare sul migliore codice consumo europeo. Io faccio questo lavoro con passione, dunque anche se passare da livello locale a livello nazionale implica maggiore mole di impegni, sono contento”. Chi è maturato, ma non ancora abbastanza, è il consumatore tipo: “Non è consapevole dei diritti dei consumatori. Qualcosa però si muove, con incontri di educazione finanziaria anche nelle scuole”. Il compito della Federazione è duplice: “Abbiamo il dovere di informare, ma soprattutto dobbiamo diventare punto di riferimento nella prevenzione e nelle forme di tutela a beneficio dei consumatori”.

Chiude con una considerazione, Petruzzi: “Faccio un esempio. Per le nuove generazioni italiane il futuro è la macchina elettrica. Ma se andiamo in Nord Europa, per i giovani il futuro è qualcosa in più, è la chiusura di interi centri storici delle città a tutti i veicoli. Il mondo cambia velocemente, bisogna restare al passo”.

Exit mobile version