Diagnosi, cura e prevenzione della calcolosi renale: un circolo virtuoso per il paziente

Il trattamento della calcolosi renale si avvale oggi di moderne tecnologie non invasive o minimamente invasive in grado di risolvere più del 95% dei casi senza la necessità di utilizzare il bisturi.

Gli Stone Centers rappresentano oggi delle realtà centrali nell’utilizzo di tali tecnologie, dalla litotrissia extracorporea con onde d’urto alle tecniche endourologiche, ma le sfide più grandi rimangono  ancora la diagnosi precoce e la prevenzione della malattia litiasica.

La diagnostica per immagine serve, infatti, non solo alla diagnosi di malattia ma anche alla scelta della modalità terapeutica più adeguata.

Ogni Stone Center deve essere, dunque dotato di tecnologie all’avanguardia che permettano comunque di risolvere il caso in un concetto di Equipe che comprende, non solo la figura dell’Urologo, ma anche quella del Radiologo, dell’anestesista , del cardiologo e  del nefrologo.

La litotrissia extracorporea con onde d’urto, comparsa nel mondo agli inizi degli anni’80 e nel 1985 in Italia presso l’Istituto Neurotraumatologico  Italiano di Grottaferrata ,risulta , ancora, dopo più di 30 anni di utilizzo ,perno centrale del moderno trattamento della calcolosi renale pur avendo dato spazio a tecniche endourologiche.

L’UrOP con i suoi numerosi Centri  distribuiti in tutto il territorio italiano,  ha  sottoscritto nei mesi scorsi un importante accordo con l’Azienda Acqua e Terme di Fiuggi, che ha portato alla apertura di un Centro per lo studio ed il trattamento della calcolosi presso la Fonte Bonifacio VIII di Fiuggi.  Tale iniziativa tende ad estendere il concetto di proseguimento di cura nei pazienti sottoposti ai diversi interventi per calcolosi renale ed a impostare valutazioni  dei profili di rischio di recidiva nei soggetti già trattati.

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