Usura, formula del Teg. Istruzioni Banca D’Italia. Il Dott. Gianfranco Senia ribalta la formula

Dott. Senia

Dott. Senia

Una lucida analisi del dott. Gianfranco Senia (titolare di studiosenia monitoraggi bancari, a Roma e Vittoria – RG), Consulente Tecnico Bancario, specializzato nella gestione dei debiti bancari, in merito alla formula del TEGM contenuta nelle istruzioni della Banca d’Italia, stravolge gli orientamenti giurisprudenziali prevalenti. Il dott. Senia, che basa la sua realtà professionale sull’esperienza e la continua formazione, sostiene che la formula deve mostrare un valore che mostri la “velocità” del costo di un c/c. Tale valore deve esprimere il costo del denaro. Di conseguenza, due correntisti che stipulano due contratti di apertura di credito in c/c con i medesimi tassi, la stessa CMS (o DIF), gli stessi oneri e lo stesso utilizzo del fido, si ritroverebbero nel paradosso non solo di avere due valori di TEGM differenti, ma risultare, a causa di un tasso soglia intermedio, uno in usura e l’altro no. Questo a causa di un “accordato”, diverso per i due. L’accordato, per eliminare tale difetto, deve intendersi come importo erogato. Solo in tal caso i due correntisti si ritroverebbero con il medesimo tasso effettivo. A sostegno di tale tesi, a sostegno di ciò, il dott. Senia ricorda la definizione data dalle istruzioni di Banca d’Italia, al concetto di importo erogato.

Il dott. Senia constata che la formula Bankitalia altro non è che la somma di due tassi. Il primo esprime valori trimestrali su base annua. Il secondo valori annui e trimestrali contemporaneamente. Ci ritroviamo con due valori eterogenei che danno, ovviamente, un risultato storpiato, perché espressione di valori completamente diversi. Per rendere omogenee le due frazioni, occorre modificare la seconda al numeratore: portando i valori degli oneri su base trimestrale; e al denominatore: considerando l’accordato come importo erogato nel trimestre, come da attenta lettura delle istruzioni. A tal punto, si constata che la formula del TEGM, da istruzioni Bankitalia, altro non è che la formula del TEG da matematica finanziaria. Quindi, quest’ultima, per razionalità,  tecnica matematica e rispetto delle norme, è l’unica idonea a esprimere il valore del costo del denaro da confrontare con i tassi soglia.

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