Quadrilatero: l’assessore Chianella alla manifestazione delle imprese danneggiate

“La posizione della Regione Umbria, peraltro assolutamente condivisa con la Regione Marche, è molto netta e chiara: le imprese che hanno lavorato alla realizzazione della strada debbono essere pagate per il lavoro fatto; l’opera deve essere portata a termine in tempi molto rapidi e per il completamento auspichiamo che vengano impegnate anche le imprese umbro-marchigiane già presenti nei cantieri, senza ripetere gli errori che stanno alla base della situazione di crisi attuale”.

L’assessore regionale ai lavori pubblici ed alla viabilità Giuseppe Chianella accompagna con queste dichiarazioni l’adesione della Regione Umbria alla manifestazione di protesta e di sensibilizzazione istituzionale che le imprese danneggiate dalla crisi della Astaldi, a causa dei mancati pagamenti dei lavori effettuati per la Quadrilatero per oltre 40 milioni di euro, hanno organizzato nella mattinata di oggi, giovedì 7 marzo. L’assessore Chianella ha partecipato direttamente alla manifestazione che si è articolata con un corteo di tir e mezzi di lavoro partiti dallo svincolo di Fossato di Vico per poi percorrere la SS76 direzione Serra S. Quirico e ritorno in direzione Fabriano per poi giungere nella Sala Consiliare dell’Unione Montana dell’Esino-Frasassi a Fabriano per una assemblea pubblica.

Presenti, insieme alle imprese ed ai lavoratori interessati, tutti i rappresentanti istituzionali (Regioni, province e Comuni), i parlamentari eletti nelle Regioni Marche ed Umbria, i consiglieri regionali di Marche ed Umbria, i presidenti delle Camere di commercio di Ancona e Perugia, le Organizzazioni Datoriali di Marche e Umbria (Confindustria, Ance, Cna, Confartigianato, Lega Cooperative, Confcommercio, Confesercenti e Confagricoltura) e le organizzazioni sindacali di Marche e Umbria (Cgil, Cisl, Uil, Fillea-Cgil,Filca-Cisl e Feneal-Uil).

“Le Regioni Umbria e Marche si sono attivate subito per venire incontro alle esigenze di riscossione dei crediti delle imprese locali nei confronti della Astaldi per le forniture e i lavori già effettuati – ha affermato l’assessore Chianella – La mancata riscossione dei crediti sta provocando ripercussioni serissime e gravi sia nei confronti delle imprese che hanno regolarmente lavorato ed hanno diritto al pagamento che nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie. Abbiamo chiesto più volte l’attivazione di un tavolo, che comprenda anche il ministero delle infrastrutture e i soggetti direttamente e indirettamente interessati, per definire al più presto il quadro legislativo e finanziario necessario per superare la situazione di incertezza”.

“Comprendiamo perfettamente le imprese ed i lavoratori e siamo in sintonia con loro – ha concluso Chianella – quando affermano di essere stanchi e preoccupati e pronti ad attuare piani di azione di protesta sempre più incisivi, non solo per difendere i propri legittimi interessi, ma a vantaggio di tutti i cittadini e del territorio. Le gravi problematiche insorte a causa dei mancati pagamenti possono provocare crescenti e gravi preoccupazioni e forti tensioni che si stanno manifestando su tutto il nostro territorio”.

“In questi due anni e mezzo non ho mai fatto polemiche inerenti le complessità gestionali e operative dell’emergenza e della ricostruzione post-sisma, privilegiando nell’interesse dei cittadini e delle nostre comunità la strada della leale collaborazione istituzionale, al fine di affrontare le tante e difficili situazioni che di volta in volta si sono presentate, provando a dare ai problemi concrete risposte e soluzioni”. E’ quanto afferma la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in merito alle dichiarazioni polemiche del Commissario straordinario per la ricostruzione, Piero Farabollini, nei confronti dei presidenti delle Regioni Abruzzo, Marche e Umbria.

“Per quanto mi riguarda – ha proseguito Marini – questa sarà la strada che perseguirò fino alla fine del mio mandato amministrativo, anche perché, se alla già complessa macchina burocratico-amministrativa, aggiungiamo pure la sterile polemica politica, ciò determinerebbe la fine di ogni ipotesi di ricostruzione, mentre il nostro compito – Governo, Regioni e Comuni – è quello di sostenere ed accelerare il percorso di ricostruzione in atto”.

“Anche per questo motivo – ha aggiunto la presidente – sono sorpresa che di fronte a “un atto banale” come quello di autorizzare un secondo “step” per la raccolta delle macerie (autorizzazione passata dalla competenza del Dipartimento di Protezione Civile a quella del Commissario per la Ricostruzione), che in questi 2 anni abbiamo gestito in piena sintonia istituzionale, il Commissario Farabollini, la cui funzione è esclusivamente gestionale ed operativa, non trova di meglio che sollevare una insignificante polemica”.

“Tutti gli atti sono già a disposizione del Commissario e se vuole altre carte – prosegue – siamo pronti a fornirle. Sta di fatto che dal 1 gennaio di quest’anno abbiamo dovuto interrompere la raccolta della macerie a Norcia e in tutta la Valnerina, con la conseguente sospensione dell’attività dei cantieri in corso, compreso quello per la Basilica di San Benedetto a Norcia, per attendere decisioni commissariali e di cui nella mia veste di Vicecommissario ero già pronta da quella data a fornire. Spero quindi che nei prossimi giorni si possa tornare operativi”.

“Vorrei anche chiarire che i fondi della gestione commissariale – aggiunge – stanziati tra il 2016 e 2018 sono risorse per il territorio, per la ricostruzione e per tutte le attività operative – come deciso dal Parlamento – e pertanto non rappresentano una “gentile concessione” del Commissario Farabollini. Nei prossimi giorni inviterò il Commissario a prendere parte ad una riunione del Comitato istituzionale, insieme ai sindaci del cratere, cosa che non è stata possibile sin dal suo insediamento avvenuto lo scorso 4 ottobre, ormai cinque mesi fa. Insomma – conclude la presidente Marini – il compito di tutti è fare di più e parlare di meno”.

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