Legge di bilancio, Uil Umbria: “Negativa, ma Reddito e Quota 100 qualcosa risolvono”

Tutti in piazza contro le misure economiche del Governo. Ma non tutte sono viste in maniera completamente negativa dai sindacati confederali. Per esempio il Reddito di cittadinanza (Rdc) e Quota 100, argomento di un corso di approfondimento a Perugia, organizzato dalla Uil dell’Umbria per formare attivisti e nuovi operatori, di modo che siano in grado di indirizzare chi a loro si rivolgerà per tutte le informazioni del caso”.

Claudio Bendini, segretario Uil Umbria, ha precisato: “Le nostre posizioni a prima vista possono sembrare contraddittorie, ma noi critichiamo la Finanziaria nella sua totalità perché crediamo non porti lo sviluppo economico che invece noi auspichiamo”. Sul Reddito di Cittadinanza Bendini dice: “Cerca di alleviare sofferenze e difficoltà di chi vive in povertà, dando un sussidio a chi non ha reddito. E’ una misura utile, adottata in tutta Europa. In corso d’opera, vedremo se ci saranno problemi di attuazione”.

Positivo il fatto che il Rdc “sia legato alle politiche attive del lavoro, ma temiamo che queste due politiche possano confliggere creando confusione. Sarebbe probabilmente stato sufficiente rifinanziare in maniera più consistente il Reddito di inclusione che già c’era”. Su Quota 100, ecco il Bendini-pensiero: “Come sindacato volevamo una riforma complessiva della legge Fornero, quota 100 riguarda un singolo aspetto. Risolviamo comunque alcuni problemi, ora si tratta di calcolare quali siano le perdite di alcuni lavoratori. Stiamo lavorando per mettere nelle migliori condizioni coloro che vogliono usufruire di questa possibilità”.

La Legge di bilancio, però, non piace alla Uil Umbria: “L’Italia deve assolutamente svilupparsi. Necessita di opere pubbliche, il loro blocco e il loro mancato finanziamento non genereranno nuovi posti di lavoro. L’Italia ha bisogno di sostegno per la ricerca in modo da creare un circolo virtuoso che riattivi la produzione di qualità”. Non mancano le critiche alle clausole di salvaguardia, che prevedono aumenti Iva nei prossimi anni per decine di milioni di euro se non si reperiranno le risorse pianificate dalla Legge di bilancio. “Siamo contrari anche alla mancata rivalutazione delle pensioni e a una flat tax fatta in modo potenzialmente non costituzionale. Secondo la Carta, infatti, il sistema tributario è informato a criteri di progressività, ma con la flat tax avremo solo due livelli di gradualità”. In futuro “saranno chiesti pareri alla Corte costituzionale e vedremo se questo provvedimento sarà legittimo o meno”.

Exit mobile version