Il linoleum: prodotto antico con un futuro radioso

Un prodotto immutabile, ecologico, di grande e crescente appeal: ecco il linoleum adoperato per realizzare i pavimenti negli edifici di comunità come ospedali, scuole e molto altro, che si produce da ben 120 anni a Narni per conto della Tarkett, una multinazionale francese. Una data che riporta indietro l’orologio del tempo a poco dopo l’Unità d’Italia, quando le classi risorgimentali divennero pure classi dirigenti. Giovan Battista Pirelli ne intravide immediatamente le potenzialità e divenne imprenditore proprio a Narni prima di dare il via alla sua azienda di pneumatici. L’aver attraversato la storia industriale del Paese ha dato il via ad un libro, scritto da Gianni Bovini, uno storico e la sua presentazione è stato il momento per fare festa, insieme alla presidente della Regione dell’Umbria, Catiuscia Marini, che ha magnificato l’azione industriale ma anche sociale della Tarkett; Antonio Alunni, presidente dell’associazioni industriali dell’Umbria s’è rivolto all’amministratore delegato Giuseppe Cioffi, quale esempio di apertura imprenditoriale. Lo stesso amministratore delegato ha ricordato la mission della società, sottolineando come, per politica sociale, almeno il trenta per cento degli occupati deve essere di genere femminile, una percentuale che nello stabilimento di Narni sembra abbondantemente superata. Ma oltre agli aspetti sociali c’è da registrare nel territorio una fabbrica, la più antica, ma che riesce a mettere insieme fatturato ed occupazione, proiettandosi verso un futuro che sembra molto radioso. Il successo? Il prodotto, il linoleum realizzato da un impasto miracoloso tra olio di lino e juta, è davvero ecologico e sempre più prende piede nelle comunità di tutto il mondo. E dire che la Tarkett, con lo stabilimento di Narni è una delle tre società che nel pianeta lo produce.

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