Onu, niente bollini allarmistici sui cibi, Coldiretti Umbria: “Bene per il Made in Italy”

Coldiretti Umbria esprime soddisfazione per la versione definitiva della risoluzione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite sulla nutrizione che ha permesso di evitare bollini allarmistici o tasse per dissuadere il consumo di certi alimenti. Grazie all’attività diplomatica del nostro Paese è stata sventata – afferma Coldiretti – una pericolosa deriva internazionale per mettere sul banco degli imputati i principali prodotti del Made in Italy a causa del loro contenuto in sale, zucchero e grassi, anche con l’apposizione di allarmi sulle confezioni o l’introduzione di tasse per scoraggiarne i consumi. Tra questi l’olio extravergine di oliva considerato unanimemente un elisir di lunga vita, ma anche formaggi e salumi.

Una decisione – precisa Coldiretti – che deve rappresentare un freno al diffondersi d sistemi di informazione visiva come l’etichetta a semaforo inglese, ma anche il nutriscore francese o i bollini neri cileni che mettono a rischio prodotti Made in Italy dalle tradizioni plurisecolari trasmesse da generazioni di agricoltori: un patrimonio che è anche alla base della dieta mediterranea. Un corretto regime alimentare – aggiunge Coldiretti – si fonda sull’equilibrio nutrizionale tra i diversi cibi consumati e non va ricercato sullo specifico prodotto.

Ora occorre lavorare – spiega Coldiretti – perché il bisogno di informazioni del consumatore sui contenuti nutrizionali sia soddisfatto nella maniera più completa e dettagliata, ma anche con chiarezza, a partire dalla necessità di usare segnali univoci e inequivocabili per certificare le informazioni più rilevanti per i cittadini, a partire dall’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti.

Coldiretti ha promosso a Bruxelles insieme ad altre nove organizzazioni l’Iniziativa Europea dei Cittadini “EatORIGINal – Unmask your food” al fine di garantire la trasparenza in tutta la catena alimentare. Il sito per sottoscrivere l’iniziativa è: www.eatoriginal.eu. La raccolta firme si sta promuovendo con diversi appuntamenti pure in Umbria, grazie anche al contributo di Coldiretti Giovani Impresa e di Donne Impresa: l’obiettivo è proprio quello di estendere l’obbligo dell’etichetta d’origine su tutti gli alimenti, per prevenire le frodi, proteggere la salute pubblica e garantire il diritto dei consumatori all’informazione.

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