Stop al racket ed all’usura: accordo tra Università di Perugia e gli enti che lo contrastano

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L’Università di Perugia in prima fila per la lotta al racket ed all’usura. Come pure alla ludopatia. E proprio l’Ateneo, rappresentato dal Magnifico Rettore Franco Moriconi, il Commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket, Domenico Cuttaia, e la CONSAP S.p.A., Concessionaria Servizi Assicurativi Pubblici, hanno sottoscritto oggi un accordo per l’attività di divulgazione delle iniziative antiracket e antiusura in occasione del convegno “Etica e legalità. La prevenzione dei fenomeni di usura, estorsione e ludopatia”, organizzato dal Corso di Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche nell’Aula Magna del Dipartimento di Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione.
Il protocollo prevede il coinvolgimento dell’Università al fine della diffusione delle iniziative sul Fondo di rotazione dei Comitati di Solidarietà (che sostiene vittime di reati di tipo mafioso, di richieste estorsive e dell’usura, di reati intenzionali violenti e gli orfani per crimini domestici) come strumento di contrasto al racket e all’usura. L’obiettivo è quello di incrementare le denunce e l’emersione degli illeciti, anche grazie a una campagna di informazione presso gli studenti sui danni e sulle ricadute economiche di tali fenomeni, nonché di creare una proficua collaborazione con docenti, ricercatori e personale per il miglioramento della legislazione pertinente.

“Lo sforzo sui temi dell’etica e della legalità, specialmente in questi ultimi anni, ha permeato in modo capillare l’azione di governo dell’Ateneo – ha dichiarato il Rettore Franco Moriconi – tanto che abbiamo un corso di laurea dedicato proprio all’etica e uno in filosofia e scienze e tecniche psicologiche, che ha promosso questa importante iniziativa in quanto particolarmente attento ai delicati aspetti filosofici e psicologici delle tematiche trattate. Si tratta di un’occasione in cui l’Università può fare tanto per coagulare forze al fine di accrescere la consapevolezza su temi che interessano quotidianamente tutti e sui quali intendiamo far sapere al territorio che, come Università, siamo in prima fila. Anche l’accordo di collaborazione firmato oggi ci vede impegnati per diffondere una cultura della legalità e favorire la rete di solidarietà tra le istituzioni, intensificando le misure di sostegno a favore delle vittime di estorsione e usura: il periodico Panorama ha inserito il nostro Ateneo tra i 400 migliori datori di lavoro in Italia, risultato che testimonia l’impegno non solo mio ma di tutti, all’interno dell’Ateneo, per assicurare un clima di lavoro positivo, propositivo ed eticamente sostenibile”.

“Si tratta di un’iniziativa importante – ha sottolineato il Commissario Domenico Cuttaia -: è nostra ferma convinzione che, attraverso l’Università, si possa dialogare efficacemente con l’opinione pubblica, con la società e soprattutto con coloro che costituiranno poi la futura classe dirigente. Tutto questo per realizzare una strategia di partecipazione, di consapevolezza e di condivisione circa l’uso di importanti strumenti per prevenire i fenomeni dell’usura e delle estorsioni e per accompagnare le istituzioni impegnate in prima linea nell’attività di contrasto”.

Al convegno, moderato da Massimiliano Marianelli, docente del Dipartimento e delegato del Rettore per la Didattica, ha partecipato il Prefetto di Perugia Claudio Sgaraglia che ha sottolineato l’importanza e il successo dell’iniziativa, per la quale ha ringraziato il Rettore e l’Ateneo; iniziativa che consente a chi è vittima dell’usura di conoscere quali strumenti offre loro lo Stato.

Intervenuti inoltre il Direttore del Dipartimento Claudia Mazzeschi, insieme a molte delle autorità che si impegnano quotidianamente, sul campo, per prevenire e combattere questi drammatici fenomeni: il Procuratore Generale presso la Corte d’Appello di Perugia Fausto Cardella, il Presidente della Fondazione Umbria contro l’usura Alberto Bellocchi, il Direttore della Banca d’Italia Nicola Barbera.

“Le radici dell’etica e della legalità – ha evidenziato il Direttore del Fissuf Claudia Mazzeschi – non sono mai né abbastanza profonde né abbastanza estese e necessitano di sforzi e di attenzione costanti per poter attecchire in modo duraturo. Uno degli aspetti più rimarchevoli e innovativi di questo incontro è la sua interdisciplinarietà: mettere a confronto esperienze e saperi diversi può contribuire in maniera determinante a ristabilire il valore sociale del dibattito sulla dignità della persona umana, con importanti ricadute pragmatiche”.

“Sono particolarmente soddisfatto di questo evento, per un duplice motivo – ha spiegato il professor Massimiliano Marianelli -: in primo luogo in qualità di Delegato alla Didattica dell’Ateneo, in quanto viene mostrato chiaramente il legame dei percorsi formativi presenti nella nostra Università con le istituzioni del territorio, su temi e problemi di drammatica e stringente attualità; in secondo luogo, e in questo caso nei panni di Docente di Storia della Filosofia del Corso in Filosofia e Scienze e Tecniche Psicologiche, promotore di questa iniziativa, per l’occasione che l’evento fornisce di intavolare un dialogo condiviso, costruttivo e realmente interdisciplinare tra Filosofia e Psicologia, che sostanzialmente già dialogano nell’ambito di questo percorso formativo, e le altre scienze Umane, attorno a temi di tale rilevanza, nell’intento di stimolare le capacità critiche degli studenti”.

Al convegno, che ha visto la presenza di molti studenti, sono stati apprezzati i contributi dei docenti Luca Ferrucci (Dipartimento di Economia), Chiara Pazzagli (Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione), Enrico Carloni (Scienze Politiche) e Uliano Conti (Filosofia, Scienze Sociali, Umane e della Formazione), tutti dell’Università degli Studi di Perugia: si sono soffermati in particolar modo, sugli aspetti etici, filosofici, sociologici e psicologici relativi ai temi discussi, di grande complessità e che necessitano pertanto di un approccio dinamico e interdisciplinare.

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