Confindustria a Livorno per l’approfondimento sull’economia circolare

Confindustria Livorno

Confindustria Livorno

La tappa livornese del workshop Management e imprese alla sfida dell’Economia Circolare organizzato da Confindustria nazionale, Confindustria Toscana e Confindustria Livorno Massa Carrara, con la collaborazione dell’Associazione 4.Manager si è svolta lo scorso 15 novembre. L’incontro è stato l’occasione per approfondire la tematicaTecnologia, produttività e uso efficiente delle risorse al servizio di uno sviluppo economico sostenibile”.

Alberto RICCI – Presidente Confindustria Livorno Massa Carrara

“Il nostro è un territorio dove abbiamo diversi distretti e l’economia circolare sicuramente è una risposta anche alle problematiche che sono sorte in questi distretti. Uno, per portare un esempio su tutti, è il settore del lapideo. Sappiamo tutti che nell’estrazione del lapideo la percentuale di scarti è una percentuale estremamente importante. È stato anche uno dei fondamenti che maggiormente le comunità dei territori criticano alla nostra attività.  Dobbiamo riconoscere che tutti gli iscritti a Confindustria che appartengono alle aziende del distretto del lapideo hanno trovato una soluzione concreta per dare una risposta a questo problema attraverso la costituzione di una società che è la Marbel Way. Questa fa in modo che tutti gli scarti di lavorazione vadano a confluire in un centro di raccolta e trasformano quello che una volta erano scarti sia in materie prime seconde che prodotti finiti. Certo è che l’economia circolare è un modo completamente diverso di intendere l’economia classica. Si passa da un’economia così detta lineare dove c’è materie prime, trasformazione, prodotto e scarto per cui lo scarto viene espulso dal processo produttivo, ad un’economia circolare dove lo scarto viene visto non più come oggetto da espellere dal processo produttivo ma che attraverso l’innovazione e la tecnologia viene reinserito nel processo produttivo o come materia prima o come materia prima seconda. Si tratta di un problema anche di ordine culturale perché si passa da un’analisi prettamente di natura economica che è quello della marginalizzazione a breve a un concetto più evoluto che implica una valutazione dell’aspetto produttivo nel medio e lungo periodo. Questo perché l’Italia è un paese estremamente povero di materie prime per cui riutilizzare le materie prime seconde permette anche di acquisire un aumento della competitività delle nostre aziende. Oltretutto, per parlare in termini strettamente economici, la materia prima è un bene in quantità limitata per cui anche pensare di poter riutilizzare è un modo di pensare anche al futuro dei nostri figli”.

Corrado NERI – Coordinatore Commissione Ambiente Confindustria Toscana

“L’economia circolare rappresenta una necessità alla quale tutte le imprese, grandi e piccole, dovranno vocarsi anche perché in un paese come il nostro dove le discariche stanno giungendo sempre più a saturazione e gli impianti per lo smaltimento dei rifiuti sono sempre più oberati di lavoro il recupero del rifiuto diventa una necessità dettata anche dal fatto appunto che il nostro paese è un paese in cui le materie prime scarseggiano. Oggi l’economia circolare, a differenza del passato in cui sembrata quasi più una virtuosità delle singole imprese, diventa veramente una necessità. Oggi in questo workshop, un altro dato che è emerso ed è lampante è la sostenibilità di questa economia circolare, cioè si può parlare di economia circolare solo se si faranno investimenti in impianti che potranno recuperare il rifiuto solo se questi impianti potranno essere sostenibili dal punto di vista economico”.

 

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