Frosinone, oltre 36 milioni per rigenerare il tessuto produttivo

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Firmato oggi, nella sede del Ministero dello Sviluppo Economico, l’accordo di programma per l’Area di Crisi Industriale Complessa di Frosinone: risorse per 36 milioni e mezzo. L’obiettivo è dare vita a un processo di rigenerazione del tessuto produttivo per garantire sviluppo, sostenibilità ambientale, lavoro, giustizia sociale.

Un passo avanti importantissimo per il territorio di Frosinone. L’accordo sottoscritto per la riconversione e riqualificazione industriale dell’area di crisi industriale complessa di Frosinone nasce da una forte collaborazione di tutti i livelli istituzionali e da un confronto aperto con le rappresentanze.

“Finalmente si sblocca l’area di Frosinone, e si sblocca anche la grande scommessa della Bonifica della Valle del Sacco. Ci sono 36 milioni e mezzo di euro. Mancava quest’ultimo tassello – è il commento del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto: ora siamo pronti. È importante perché prende corpo un modello di sviluppo diverso che punta all’innovazione e alla sostenibilità. La Camera di commercio di Latina e Frosinone, inoltre, è l’ottava Camera di commercio italiana. Questa sottoscrizione aiuterà oggi l’Italia ad essere più forte e competitiva”.

“Bene la firma, oggi, dell’Accordo di Programma per l’Area di Crisi Complessa di Frosinone. Noi continuiamo a costruire una Regione per l’impresa: che ne diffonda i valori sin dalle scuole, promuova le startup e le faccia crescere, aiuti il dialogo con l’Università, lavori per aree industriali qualificate, renda semplice il fare impresa con regole più snelle ed efficaci. Per fare tutto questo è essenziale ascoltare i territori” – Così Gian Paolo Manzella, assessore allo Sviluppo Economico.

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