Amianto in Umbria: Cgil, Cisl e Uil, le proposte

‘Fa’ la cosa giusta’ non è solo il nome della Fiera ecosostenibile di Bastia Umbria, ma anche l’invito che Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria fanno sulla questione amianto. Le tre sigle sindacali sostengono la piattaforma nazionale unitaria che sta animando il dibattito parlamentare, anche perché proprio nella regione questo è un problema molto sentito. Chiedono, Cgil, Cisl e Uil, alla presidente della Giunta regionale di fare la stessa cosa durante la Conferenza delle Regioni, programmata per il prossimo giovedì 18 ottobre.

“Che l’amianto sia un problema di stringente attualità è un dato di fatto, come dimostra il recente allarme lanciato dai vigili del fuoco che si sono occupati delle macerie nel cratere del terremoto, oltre alle statistiche ufficiali che collocano Terni al 65esimo posto nella classifica dei Comuni italiani con più casi di mesotelioma”.

Le organizzazioni sindacali umbre fanno più richieste: nuova rilevazione e mappatura, superando il sistema obsoleto dell’autodenuncia o auto notifica; rilevazione che indichi il grado di emergenza; l’avvio di una campagna informativa verso i cittadini; il finanziamento della bonifica con leggi che aiutino i privati a risolvere il problema; una normativa che tuteli la professionalità di chi svolge attività di bonifica; un intervento legislativo risolutivo per ex esposti per i benefici contributivi.

“Bisogna fare in modo che i Cor, i Centri Operativi Regionali che analizzano e studiano i mesoteliomi, siano messi in grado di fare ricerca e di analizzare tutti i tumori asbesto correlati. Che il ReNaM (Registro nazionale dei mesoteliomi) diventi il registro di tutti i tumori asbesto correlati. E, siccome si tratta di tumori di origine professionale, l’Inail deve essere coinvolta maggiormente sia in termini di risorse finanziarie sia di risorse professionali”.

I sindacati vogliono poi riaffermare alcuni criteri: “Validità dei 10 anni di esposizione come soglia per la rivalutazione degli anni di lavoro ai fini previdenziali; conferma del moltiplicatore dell’1,5% per la rivalutazione degli anni di lavoro ai fini previdenziali; validità almeno fino al 2003 del periodo massimo valido ai fini della maggiorazione previdenziale (come indicato dal decreto 2007 dell’ex ministro Cesare Damiano, che lo limitava solo ad alcuni stabilimenti)”.

Vasco Cajarelli, Riccardo Marcelli e Francesca Fiorucci, segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, chiudono all’unisono: “Il primo obiettivo è di rimuovere l’idea sbagliata che l’amianto in Umbria sia scomparso e non ci sia più. Sarebbe un errore grave”. Le tre sigle sindacali chiedono dunque alla presidente della Regione Catiuscia Marini di sostenere la piattaforma Cgil Cisl e Uil, annunciando la partecipazione al presidio organizzato per il prossimo 6 novembre.

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