Pistoia – Un nuovo arrivo al Giardino Zoologico

Giardino zoologico di pistoia

Giardino zoologico di pistoia

Il Giardino Zoologico di Pistoia ha di recente compiuto 48 anni: si tratta di uno dei parchi più importanti d’Italia per la sua dimensione naturalistica e per il centro didattico da tempo punto di riferimento per scolaresche e gruppi familiari.

“Lo Zoo di Pistoia è un luogo dove incontrare gli animali, conoscerli e imparare a proteggerli”, afferma Eleonora Angelini, Responsabile della didattica del GZP “Le attività didattiche sono affidate al Laboratorio della Biodiversità, una struttura che all’interno del parco costituisce il vero e proprio centro per la divulgazione scientifica”.
In questo modo il visitatore viene coinvolto in numerose attività attraverso le quali impara come agire per prendersi cura della natura: “Oltre a prenderci cura delle specie presenti, partecipiamo a programmi internazionali di conservazione degli animali minacciati di estinzione in collaborazione con il network degli zoo europei”.

Tra poche settimane al Giardino Zoologico di Pistoia arriverà una coppia di Lontre asiatiche (Aonyx cinereus) grazie ai progetti per la tutela delle specie animali realizzati in collaborazione tra i giardini zoologici, istituzioni che lavorano insieme per la tutela della natura.
“Il loro arrivo porterà sicuramente un clima di festa perché si tratta di animali con l’argento vivo addosso. L’areale di distribuzione di questa specie va dalle zone costiere dell’India e del Sud est asiatico fino al sud della Cina lungo le rive dei fiumi e dei mangroveti. Si nutrono di pesci, anfibi, molluschi e crostacei che catturano con le zampe anteriori che, per una caratteristica posizione delle unghie, possono usare come vere e proprie mani. Una coppia dominante coordina la vita del gruppo familiare che può contare 15/20 individui e, quando si scelgono, maschio e femmina stanno insieme per tutta la vita!”

Le lontre asiatiche sono classificate a rischio d’estinzione a causa della riduzione del loro habitat, dell’inquinamento dei corsi d’acqua, dell’espansione della popolazione umana e della caccia: “Nel nuovo exhibit sarà possibile osservare questi bellissimi e agili mammiferi, ambasciatori di ecosistemi fragili quali sono quelli delle aree umide in ogni parte del mondo. Grazie alla presenza delle lontre asiatiche si potranno raccontare storie fatte di attenzione all’uso di fertilizzanti chimici e conservazione delle aree umide, fino a non tanto tempo fa “bonificate” perché considerate solo produttrici di zanzare e malaria”.

Proprio la riqualificazione delle aree umide ha permesso di salvare le lontre anche in Italia: “Nei fiumi del nostro Paese, infatti, era diffusa la Lontra europea (Lutra lutra), leggermente differente dalla lontra asiatica, più grande e più schiva e per questo difficile da studiare e da censire. In grave declino fino a 10 anni fa, oggi sembra in espansione grazie ai progetti di conservazione che mirano ad una tutela dei loro habitat”.

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