Ponte Felcino, in Umbria via al parco della “rigenerazione”.

Sette “passi” per dare vita all’Oasis game di Ponte Felcino alle porte di Perugia, lungo il Tevere: un sogno collettivo nell’area del Parco di Via Ala che coinvolge però la comunità locale con azioni semplici e decisive. La metodologia Oasis nasce in Brasile per poi diffondersi in tutto il mondo. Il processo vuole sviluppare la “bellezza”, l’”empatia”, la “determinazione”, la “responsabilità”, l’”equilibrio” e l’”eccellenza”, come capacità di offrire il meglio in ogni momento.

Ora si sperimenta a Ponte Felcino. Il progetto avviato il 15 giugno scorso e si concluderà dopodomani, primo luglio, con la presentazione del progetto elaborato, la rigenerazione del parco di via dell’Ala e degli step attraverso i quali verrà realizzato. È prevista anche una grande festa di quartiere, all’insegna dell’integrazione e della socializzazione.
“L’esperienza promossa a Ponte Felcino – evidenzia Luca Barberini, assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare – è una sorta di azione pilota rispetto al bando regionale sull’innovazione sociale, che mette a disposizione del terzo settore, del mondo dell’associazionismo e della cooperazione oltre 6 milioni di euro per progetti innovativi di welfare territoriale, volti anche al recupero e alla rigenerazione di spazi urbani e alla sperimentazione di nuove forme di sviluppo locale e di inclusione sociale. L’obiettivo generale del progetto ‘Deep’ è quello di valorizzare il ruolo delle associazioni nei processi di programmazione e progettazione del welfare comunitario, coinvolgendo in maniera attiva anche i cittadini stranieri presenti sul territorio regionale”.
L’iniziativa “Oasis Game Ponte Felcino” è stata promossa con la partecipazione e collaborazione di una pluralità di soggetti, come il Comune di Perugia, Alisei coop, Scuola umbra di Amministrazione pubblica, Consulta di Ponte Felcino, Ponte d’Incontro 3.0, ADA Umbria e Pro Loco “La Felciniana” e si è integrato con gli eventi della Festa della Felciniana. Il capofila del progetto è la Regione Umbria, in partenariato con Alisei Società Cooperativa Sociale, CeSPI – Centro Studi di Politica Internazionale, Consorzio ABN A & B Network Sociale, Società Cooperativa Sociale ACTL.

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