In “Giro” per l’Italia per parlare della via femminile all’imprenditoria.

È tempo di grandi giri a tappe ciclistici: ora c’è il “Giro d’Italia delle donne che fanno impresa”, che ha fatto tappa a Perugia e precisamente nei locali della Camera di Commercio di Perugia.

In realtà la manifestazione non è altro che il road show itinerante che da undici anni Unioncamere nazionale organizza insieme alle Camere di Commercio e ai CIF, Comitati per l’Imprenditoria Femminile.

A fare parte del comitato di tappa ci hanno pensato le donne imprenditrici di Perugia: hanno accolto la carovana rosa con lo stile e il tratto che distingue il loro stesso modo di realizzarsi in un’impresa, in un sistema di imprese che in Umbria tinge di rosa il 25% dell’intera realtà produttiva regionale.

Le donne d’impresa dimostrano grande competenza, sono determinate, dinamiche, creative, aperte ai processi di innovazione.
E sono giovani: le imprenditrici under 35 creano in provincia di Perugia una impresa giovanile su tre. Quattro su dieci sono entrate nel mercato dopo il 2010.

A salutare il “Giro” c’erano Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio, Rosalba Cappelletti, Presidente del CIF di Perugia, Tiziana Pompei, Vicesegretario generale di Unioncamere, Ramona Rodà e Gianluca Bolognini di Invitalia, Emanuele Marchisio, Professore Associato di Diritto Commerciale. Moderatrice dell’incontro Sylvia Liuti, di AIDP Umbria, Associazione Italiana per la Direzione del Personale.
Tappa dopo tappa, il Giro compone in tutta Italia l’immagine del fare impresa donna, una realtà di 1.300.000 imprese, che operano in tutti i settori produttivi. L’obiettivo è informare, formare e sensibilizzare imprenditrici e aspiranti tali intorno alle problematiche specifiche delle imprese guidate da donne e alle concrete opportunità offerte dal “mettersi in proprio”.
“L’impresa femminile ha ampi margini di sviluppo che vanno colti per ridare slancio all’occupazione e alla crescita – ha affermato Tiziana Pompei, vice Segretario Generale di Unioncamere nazionale – attraverso il sostegno e la promozione del desiderio di tante donne, capaci e qualificate, che guardano all’impresa e al mercato come un’opportunità per essere protagoniste del proprio progetto di vita”. Secondo Pompei “L’impresa al femminile prima di essere un evento economico, è l’esperienza della donna di affermare il proprio punto di vista nel mondo, il proprio sistema valoriale, la propria capacità organizzativa”.

Concetti che il “Giro” porta con sé e diffonde, tappa dopo tappa in un Paese, dove la “fioritura” di imprese al femminile sta rappresentando una trasformazione anche antropologica che vede le donne intervenire nei fatti della realtà che le circonda, economica, politica e sociale, puntando sulle proprie specificità femminili di cura, cuore, visione dell’altro, coraggio, pazienza, senso ecologico, relazioni.

La tappa perugina del Giro ha proposto un confronto sul tema “Strumenti ed opportunità per le imprenditrici”: sono stati presentati e analizzati gli strumenti e le opportunità a disposizione delle imprese, con un’attenzione particolare per quelle femminili. Dalle attività realizzate a supporto e promozione del territorio dalla Camera di Commercio di Perugia, all’esperienza del sistema camerale in tema di imprenditoria femminile, per arrivare alle iniziative a livello regionale e quelle realizzate da Invitalia, con focus sulle nuove disposizioni europee in termini di privacy.

Rosalba Cappelletti, Presidente del Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera perugina ha parlato di crescente femminilizzazione del tessuto produttivo “con l’Umbria che si posiziona al di sopra della media nazionale, con un lusinghiero 24,82%. A Perugia le imprese femminili registrate sono complessivamente 17.609 che pesano per il 24,29% sull’imprenditoria locale. L’istantanea che emerge è quella di un tessuto economico provinciale dinamico con un’interessante presenza della compagine femminile sia giovanile sia straniera che sceglie sempre più spesso settori di attività meno tradizionali”.
“E’ sempre più evidente come le imprese a conduzione femminile, dimostrino maggiore stabilità rispetto a quelle maschili – ha affermato Giorgio Mencaroni, Presidente della Camera di Commercio di Perugia -, una stabilità che probabilmente è conseguenziale ad alcuni tratti distintivi dello stile imprenditoriale femminile. Tra questi, la capacità di assegnare un valore centrale ad un sistema a rete che includa affari, comunità e famiglia assieme ad abilità e capacità relazionali che sono caratteristiche specifiche del management femminile. Un nostro utente su Twitter ci ha scritto “Le donne sono sempre le più positive e non perdono tempo a piangersi addosso”. Faccio mie le sue parole”.
Il Giro delle Donne d’impresa ha offerto un pubblico riconoscimento al CIF, Comitato per l’Imprenditoria Femminile della Camera di Commercio di Perugia che quest’anno ha festeggiato il diciottesimo anniversario della fondazione. Attestati di benemerenza per l’attività svolta in favore del CIF sono stati consegnati dal Presidente Mencaroni a Carolina Ansidei di Catrano, Monica Antognoni, Danila Bizzarri, Cinzia Bugiantelli, Rosalba Cappelletti, Cristiana Cavallaro, Edi Cicchi, Liana Cicchi, Claudia Franceschelli, Marinella Galli, Antonella Giovannini, Carla Milleri, Antonella Pasquino, Lorena Pesaresi, Maria Luisa Puletti, Anna Santilli, Maria Teresa Severini, Angela Maria Spalazzi Caproni, Nela Turkovich, Valentina Vignaroli e Maria Zappelli Cardarelli. Riconoscimento alla Dott.sa Paola Buonomo, responsabile dell’Unità Organizzativa Comunicazione, Informazione e Urp della Camera di Commercio di Perugia, primo segretario del CIF.

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