“La Regione Umbria ha già impegnato oltre la metà delle risorse del Programma di sviluppo rurale a disposizione per la programmazione 2014-2020 e il livello dei pagamenti, ad oggi, è di circa 210 milioni di euro, quasi il 23%. Siamo al secondo posto a livello nazionale per spesa realizzata, un risultato importante che non rallenta certo, ma semmai rafforza, il nostro impegno per superare il nodo dei pagamenti da parte di Agea e per le prossime sfide che attendono l’agricoltura umbra e nazionale”. Ad evidenziare ciò è stata Fernanda Cecchini (assessore regionale all’Agricoltura) in conclusione della riunione del Comitato di Sorveglianza del Psr 2014-2020 che si è svolta la mattina di giovedì 21.
Un riconoscimento al lavoro svolto dall’Umbria è arrivato da Filip Busz (capo unità della Direzione generale dell’agricoltura e dello sviluppo rurale F4 Italia–Malta della Commissione Europea), il quale ha evidenziato come “il sostegno garantito attraverso il Programma di sviluppo rurale in questa regione è essenziale” e come il comitato offra “l’occasione per un confronto che ci permette di essere più efficienti ed efficaci nelle nostre azioni”. “Va sottolineato – ha aggiunto Busz – che l’Umbria si posiziona ben al di sopra della media nazionale ed è già un successo, tanto che vorrei sapere qual è la ‘ricetta segreta’ che avuto usato per riuscire a raggiungere questi risultati attraverso l’agenzia per le erogazioni in agricoltura Agea come non sempre accade altrove. La Commissione europea si è attivata per una verifica dell’attività di Agea poiché ci siamo preoccupati della lentezza dei pagamenti, non tanto per i numeri ma perché dietro questi ci sono gli agricoltori”. Un risultato che l’Umbria ha raggiunto, come sottolineato dal capo unità della DG Agri F4 Italia–Malta, affrontando “provvedimenti sfidanti e complessi in una situazione su cui ha gravato anche la complessità legata agli eventi sismici”.
L’assessore Cecchini, da parte sua, ha rimarcato l’importanza della scelta compiuta nel 2015, prima dell’approvazione dell’attuale Psr, quando l’Umbria “è stata la sola Regione, insieme alla Valle d’Aosta, fra quelle che usufruiscono di Agea ad attivare bandi della misura ‘investimenti’ e alle misure a superficie, che riguardano premi per impegni ambientali, biologico, benessere animale, indennità compensative per zone montane e svantaggiate”.
L’assessore, pur ricordando “le difficoltà incontrate con Agea”, ha ribadito che “all’Umbria non serve un organismo pagatore proprio, che oltretutto avrebbe costi insostenibili” e ha evidenziato come l’Umbria abbia “raggiunto risultati da cui altre regioni sono ben lontane”. “L’obiettivo che ci siamo posti e che dobbiamo porci – ha affermato l’assessore Cecchini – è quello di far funzionare bene l’Agenzia nazionale. Intanto rimane inalterato il nostro impegno a far sì che si completino i pagamenti per l’annualità 2015 e si proceda celermente per le altre annualità, in modo da andare a regime entro i prossimi mesi”.
E per quanto riguarda il futuro l’Umbria si affianca ad altre Regioni nel “dire no a un Piano che accentri a livello nazionale la programmazione” e invita a difendere “Psr regionali che tengono conto delle specificità territoriali”.