Differenziata: Cecchini, “l’Umbria marcia nella direzione giusta”

“In Umbria continua a calare significativamente la quantità di rifiuti prodotta e a crescere la raccolta differenziata, con un aumento dal 2015 al 2017 di oltre 11 punti percentuali a dimostrazione che, nonostante non sia stato raggiunto complessivamente a livello regionale l’obiettivo del 65% fissato per il 2017, si sta procedendo velocemente. Dobbiamo far di più, ma i risultati conseguiti grazie all’impegno dei Comuni, dei gestori e dei cittadini ci fanno ben sperare che nel 2018 si possa arrivare a raggiungere almeno il 70% di raccolta differenziata”. Ad affermarlo è stato l’assessore regionale all’Ambiente, Fernanda Cecchini, nell’illustrare giovedì 20 i dati per il 2017 della produzione dei rifiuti urbani e della raccolta differenziata.

“Il valore di raccolta differenziata raggiunto, pari al 61,8%, superiore alla media nazionale, comunque ci soddisfa – ha rilevato l’assessore – poiché rappresenta un grande balzo avanti dal 50,6% del 2015. Una percentuale che sarebbe stata prossima al 64% se non avessimo compiuto la scelta, giusta, di scorporare dalla raccolta differenziata i prodotti sanitari assorbenti, come è stato fatto dal novembre 2016, che in Umbria incidono per un valore tra le 10mila e le 16mila tonnellate annue. A guadagnarci, ed è l’obiettivo che ci siamo posti e ci poniamo, è il miglioramento della qualità della raccolta differenziata”.

Una situazione per la quale l’assessore si è dichiarata “soddisfatta” e che offre “un’ulteriore conferma dell’importanza delle indicazioni stringenti date dalla Regione ai Comuni circa la riorganizzazione dei servizi di raccolta”, in particolare la domiciliarizzazione della raccolta che nel sub-ambito 4 (comprendente anche Terni e Orvieto) ha fatto registrare in breve tempo un +17% di raccolta differenziata.

E nonostante il perdurare di criticità, come Spoleto, l’assessore Cecchini si è dichiara convinta che “ a fine 2018 l’Umbria sarà in sintonia con gli obiettivi di raccolta differenziata che ci siamo posti, con una riduzione dell’indifferenziato conferito in discarica”. Un processo quello della gestione dei rifiuti che “richiede un lavoro corale, di rete, in cui svolgono un ruolo importante i cittadini, ai quali sempre più chiediamo di collaborare. Legato all’incremento della quantità e della qualità della raccolta differenziata c’è anche l’obiettivo di ridurre al 10% la quantità massima dei rifiuti conferiti nelle discariche, obbligo europeo da conseguire entro il 2030”.

E in tema di rifiuti, la Regione Umbria e la Regione Marche hanno sottoscritto un accordo con il quale i rifiuti provenienti dall’Umbria potranno continuare ad essere trattati sino a dicembre 2018 nella regione limitrofa: questo permetterà a Gesenu di continuare ad usufruire dell’impianto di trattamento meccanico biologico in località Relluce ad Ascoli Piceno.

Trattamento della raccolta differenziata che, come affermato dall’ingegnere Michele Cenci (responsabile della Sezione Rifiuti e risorse energetiche), ha permesso il recupero di energia pari “a 1000 tonnellate equivalenti di petrolio e prodotto 7.700 tonnellate di compost”. Lo stesso Cenci ha affermato: “triplicheremo l’energia recuperata e la quantità di compost nell’ottica di massimizzare il recupero e ridurre lo smaltimento dei rifiuti”.

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