Confindustria: a Mestre la prima tappa di Economia Circolare, tra case history di livello e approfondimento sostenibile

Si è tenuta a Mestre la prima tappa del nuovo roadshow di Confindustria dedicato alla sostenibilità e all’economia circolare “Management e Imprese alla sfida dell’economia circolare”.
Tra i diversi interventi e le numerose presenze l’occasione veneta è stata preziosa per fare il punto sulla sostenibilità, grande pilastro dello sviluppo per il nostro paese.

Case history di successo

“Uno dei maggiori presupposti dell’economia circolare – ha spiegato Andrea Barbieri La TiEsse – è l’abbandono di modelli energetici fondati su fonti fossili in favore di fonti energetiche rinnovabili. La TiEsse ha fatto delle energie rinnovabili una base importante per le proprie fondamenta. Il modello di economia circolare dell’azienda si può sintetizzare in ‘legno dal legno’. Produciamo un combustibile solido di legno, il pellet, attraverso l’utilizzo di biomasse di legno. Trasforma in risorsa scarti di lavorazione dell’industria del legno. Tutto ciò offrendo un prodotto che riduce del 90% le emissioni di co2 equivalente rispetto all’utilizzo di fonti energetiche non fossili, quali il gas metano e il gasolio”.

Ma come si sostanzia la circolarità all’interno di un processo produttivo?

A rispondere è Francesco Zago – Pro-Gest “La nostra azienda fa della circolarità il suo mantra, la propria prima mission. La nostra è un’azienda che produce imballaggi in cartone ondulato utilizzando come materia prima la carta da macero. Ha quindi 4 business unit, sono 20 stabilimenti tutti su territorio italiano e ci occupiamo di raccolta di carta da macero, produzione di carta riciclata nelle cartiere e poi trasformazione in foglio di cartone ondulato che poi viene fustellato e stampato per formare tantissime tipologie di imballaggio. Un mercato che sta andando abbastanza bene e che mostra trend di crescita in quanto il cartone ondulato è riciclato ma anche riciclabile. È un materiale ecosostenibile, compostabile e che sempre più si utilizza nel mondo degli imballaggi”.

Stefano Dessì ha descritto il percorso della Mater Biotech nell’ambito dell’economia circolare: “Mater Biotech è il primo impianto al mondo che produce 1,4-Butanediol per via biologica quindi utilizzando materiali rinnovabili ed entrando nel ciclo del prodotto del materbi abbassandone gli impatti in maniera sostanziale”.

Infine Stefano Pasinato – E.G.A.P. Srl c. ha spiegato in cosa consiste la circolarità della produzione nel caso della propria azienda: “la nostra azienda nasce come cava, quindi estrazione di una risorsa molto pregiata che è la ghiaia e che è consumatrice di suolo. Ci siamo accorti nel corso degli anni che questo materiale poteva essere sostituito con altri materiali provenienti dalle attività di costruzione e demolizione e quindi abbiamo iniziato un percorso di integrazione a questa attività di cava con un’attività di recupero di rifiuti inerti. Per fare questo abbiamo deciso di attivare un secondo impianto in un’area già compromessa perché si trattava di un’area di ex cava ed ex discarica per rifiuti inerti quindi siamo andati anche a rispettare quella che è la filosofia della riduzione del consumo di suolo attivando questo impianto di recupero. Quest’ultimo è stato poi integrato con un impianto fotovoltaico e permette quindi anche una riduzione delle emissioni di co2. Tutto questo sistema si trova nella stessa area quindi c’è una forte ottimizzazione dei percorsi per i mezzi. Per questo si crea una circolarità dei rifiuti inerti in sostituzione di una risorsa pregiata come la ghiaia”.

L’approccio di Confindustria Veneto nei confronti di Economia Circolare.

“È un approccio vicino alle imprese – ha spiegato Gabriella Chiellino il Consigliere delegato in materia di ambiente e sicurezza sul lavoro di Confindustria Veneto che ha coordinato l’evento di Mestre – per applicare nei processi produttivi lo studio delle materie prime utilizzate in alcune filiere parliamo sia nel metalmeccanico che ne settore del tessile e del settore del legno. Le imprese devono capire come poter riutilizzare nei processi altri materiali similari e quindi diminuire l’apporto di rifiuti negli impianti di smaltimento”.
“Siamo molto contenti di questo roasdshow – ha continuato Chiellino – anche perché il Veneto è nel recupero dei rifiuti nelle imprese un esempio a livello nazionale, sia nei rifiuti urbani che in quelli industriali. Abbiamo dei temi importanti da trattare perché oggi abbiamo bisogno anche di facilitare le imprese che vogliono fare recupero e quindi abbiamo dei temi legislativi ed innovazioni da affrontare, che devono alleggerire e spingere in maniera positiva chi vuole intraprendere gli investimenti reali sul recupero materiali”.
Il ciclo di incontri è stato organizzato in partnership con Il Sole 24 Ore e con la collaborazione della Luiss Business School oltre che con il supporto dell’associazione 4Manager. I workshop previsti sono 18 e messi in agenda su base regionale.

Per consultare il calendario e conoscere tutte le informazioni sul progetto, visitare il sito:

economiacircolare.confindustria.it  

Approfondisci l’appuntamento di Mestre – Video

 

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