Centro storico di Perugia: com’è cambiato in 10 anni

Come è cambiato il centro storico di Perugia in un decennio? La fotografia è dell’Associazione nazionale dei centri storico-artistici che ha presentato, insieme al Cresme, un’indagine nazionale sull’evoluzione e sul ruolo svolto dai centri storici nei capoluoghi di provincia.

Perugia è in un certo senso spaccata in due. Da una parte ci sono i residenti fatti da studenti, single, anziani soli e famiglie di un solo componente – e questa parte non è mutata nel decennio – dall’altra è invece cresciuta la quota di chi ha deciso per scelta o necessità di venire a lavorare nel centro storico.

Il 58% delle famiglie perugine è composto da una persona sola, dato che piazza Perugia al quarto posto nazionale. Sono 2.863 famiglie, +15% durante il periodo considerato (36esima posizione in Italia). Il 20% delle famiglie è composto da due persone. La popolazione straniera è l’11 per cento del totale. I residenti del centro storico sono complessivamente 5.242, solo un centinaio in più di dieci anni fa. In aumento i giovani, ma a fare da pesante contraltare il crollo della popolazione anziana: 1.098 in meno.

L’altro fenomeno che merita un approfondimento è l’aumento di coloro che lavorano in centro. Addetti a imprese, istituzioni e associazioni non profit sono 12.534, 4 mila in più rispetto a dieci anni prima, il 47,6% in più contro una media nazionale che è sotto il 20%. Perugia in questa classifica è 22esima con 2,4 addetti per ogni abitante contro una media nazionale pari a 2,2.

Infine, in tanti hanno deciso di affittare le abitazioni, spesso frazionandole e creando dunque più camere, adatte per gli studenti. In totale, sono 3.650 abitazioni per 374 mila metri quadrati e un valore di 674 milioni di euro. Di queste, 955 sono occupate e, secondo dati del 2016, Perugia è 15esima in Italia per lo scostamento che c’è tra il prezzo medio delle abitazioni del centro e quello del resto dell’area urbana (1.943 euro a metro quadro, il 30 per cento in più).

 

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