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Alla ricerca di un riconoscimento importante da parte della Fao. La “fascia olivata Assisi – Spoleto” candidata ufficialmente al programma Giahs della Fao

di Marcello Guerrieri
17/02/2018
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Ora la candidatura è ufficiale: depositato presso il Ministero delle Politiche agricole forestali e ambientali la richiesta per far rientrare la Fascia Olivata tra i siti Giahs, quei patrimoni e sistemi agroculturali presenti nel mondo, dove l’agricoltura sostenibile si combina con lo sviluppo rurale e nei quali la gestione da parte di generazioni di agricoltori, l’utilizzo di pratiche adeguate, conoscenze ed esperienze locali, il profondo rapporto con la natura, sono elementi che modellano e adattano il paesaggio e il sistema agricolo alle esigenze di sostentamento delle popolazioni locali.
Che cosa significa Giahs? E’ un acroninimo per identificare la “Globally important agricultural heritage systems della Fao, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura.
Quali potranno essere i vantaggi? Tra gli altri c’è l’incremento del valore economico dell’olio di oliva prodotto lungo la Fascia, la valorizzazione sociale, culturale, economica e turistica del territorio, la tutela della biodiversità dell’olivo e la conservazione e il ripristino del paesaggio a rischio “vulnerabilità”.

Il dossier appena presentato arriva a poche settimane dal riconoscimento della Fascia Olivata come “Patrimonio storico e rurale” da parte del Ministero delle Politiche agricole ed è “il primo passo – spiega Marco Bencivenga, coordinatore del progetto della Fascia – verso il traguardo di una piena salvaguardia ambientale e valorizzazione delle produzioni agroalimentari di questa porzione di Umbria”
Nel febbraio 2017 una delegazione Fao ha già visitato la Fascia Olivata per osservare il possesso dei requisiti richiesti ai fini del riconoscimento al Programma Giahs e ha espresso il pieno e positivo parere alla candidabilità del sito. Esso infatti ne incorpora tutti gli elementi: biodiversità agricola, un sistema di conoscenze e tradizioni locali, un insieme di valori condivisi, il sostentamento economico della popolazione e le caratteristiche peculiari del paesaggio.

La candidatura è stata presentata dal comitato promotore costituito dai Comuni di Trevi (capofila), Assisi, Spello, Foligno, Campello sul Clitunno e Spoleto, sostenuti da Regione Umbria e Sviluppumbria. La verifica del dossier, redatto in lingua inglese, è prevista entro la prima metà di marzo e, se la valutazione sarà positiva, “La Fascia Olivata Assisi-Spoleto” inizierà l’iter per il riconoscimento all’interno del Programma Giahs in cui un ruolo diplomatico fondamentale avranno poi Regione Umbria e Sviluppumbria. Nel caso di esito positivo, sarebbe il primo territorio italiano ed europeo inserito in questo speciale progetto, un’occasione unica per la sua tutela e promozione.
Il percorso di valorizzazione assume carattere innovativo perché l’operatività in Europea del Programma Giahs decorre dalla recente sottoscrizione tra il Ministero e la Fao, nel 2016, di un protocollo d’intesa finalizzato a “promuovere l’individuazione e la conservazione, nel territorio rurale europeo, dei Sistemi agricoli di rilevanza mondiale”. In Italia e in Umbria la maggioranza delle imprese agricole è a conduzione familiare ed esse vanno messe in condizione di poter portare avanti tradizioni e valori rurali, coniugandoli con un approccio innovativo.

Tags: AssisiFAOfascia olivataGiahsSpoletoUmbria
Marcello Guerrieri

Marcello Guerrieri

Esercita la professione di giornalista da oltre trent’anni: ha esordito con la cronaca locale per la redazione ternana de il Messaggero, per la quale ha anche curato, per un lungo periodo, pure gli aspetti sindacali ed economici delle aziende della provincia di Terni. Collabora tuttora col giornale romano. Ha seguito sin dall’inizio, l’evoluzione dei nuovi media, curando numerosi siti come quello di “Terninrete”

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