Vertenza Nestlé – Perugina: incontro al Mise, la posizione dei sindacati

Dopo l’incontro di oggi al Mise, cosa succede nella vertenza Nestlé Perugina? Quali sono i prossimi passi? Il 22 febbraio, esattamente tra sette giorni, la multinazionale sarà al ministero del Lavoro per la cassa integrazione. Poi, seguirà un nuovo incontro tra le parti.

Ricordiamo che gli esuberi sono ben 364. I sindacati hanno commentato il vertice e le risultanze: “Durante l’incontro, l’azienda ha confermato il piano di ristrutturazione dell’impianto che prevede che la Perugina sia l’Hub internazionale del cioccolato e, confermando i contenuti del piano sociale di accompagno al piano di ristrutturazione della fabbrica, avvierà le procedure, presso il ministero del Lavoro, per la proroga della cassa integrazione straordinaria e l’utilizzo dell’isopensione che consentirà ai lavoratori, che ne abbiano i requisiti, sette anni di anticipo dell’età pensionabile”.

A parlare è Mauro Macchiesi, segretario nazionale Flai Cgil: “L’incontro di oggi è stato importante perché, dopo una frase di grande incertezza dovuta alle scelte unilaterali dell’azienda nella gestione del piano sociale, si riapre un percorso di confronto tra le Parti che, iniziando dal piano industriale, possa avere una gestione condivisa del piano sociale. Nelle prossime settimane si terranno incontro in sede locale tra le Parti per valutare lo stato di attuazione dello stesso, con la Regione Umbria e il Comune di Perugia per attivare gli strumenti per gestire le politiche attive del lavoro. A seguito di questi incontri, si tornerà al Mise per una valutazione complessiva dello stato della vertenza”.

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