Bollettini truffa: il vademecum dell’Autorità, ‘Io non ci casco’

Attenzione alle truffe online. Confcommercio Umbria ricorda che i bollettini di pagamento o altre richieste di dati e iscrizioni sono molto spesso ingannevoli. Il canale preferenziale è la mail, ma “contrariamente a quanto appare a prima vista, queste richieste quasi sempre non hanno nulla a che fare con gli enti statali, tipo Agenzia delle Entrate, Inail o Inps, e camerali, ma possono comunque generare dubbi da parte delle aziende riceventi”.

Ecco perché l’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha realizzato un vero e proprio vademecum dal titolo ‘Io non ci casco! Bollettini e moduli ingannevoli. Vademecum anti-inganni dell’Autorità Antritrust contro le indebite richieste di pagamento alle aziende”.

Si tratta di una pubblicazione chiara e pratica, estremamente utile. Se anche il vademecum dovesse risultare comunque non facile da leggere, Confcommercio Umbria ricorda agli imprenditori che possono rivolgersi agli uffici dell’ente.

Ma quali sono i metodi più utilizzati dai truffatori? Il trucco del bollettino (bollettino di pagamento precompilato con i dati dell’azienda. Questa viene contattata nel periodo in cui effettivamente si deve essere contattati per effettuare alcuni pagamenti); il trucco del modulo (modulo precompilato con i dati dell’azienda in cui non viene fatta chiarezza sui servizi offerti, che paiono gratuiti. Dietro il modulo ‘innocuo’ si nasconde però un vero e proprio contratto pubblicitario che, se compilato e inviato con la firma, porta l’azienda a ricevere pressanti richieste di pagamento periodiche).

Questo e molto altro viene spiegato nel vademecum.

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