La provenienza dal mondo calzaturiero della Riviera del Brenta, l’approdo al settore bancario e nel 1989 l’inizio dell’attività di assistenza e consulenza di persone e istituzioni nell’allocazione del loro patrimonio finanziario. Luca Baldan punta alla conoscenza della storia di una realtà e famiglia, “perché solo se si comprende a fondo il percorso si può arrivare a delineare la miglior tipologia di investimento per un cliente”.
Le sue sono consulenze finanziarie sempre e necessariamente “sartoriali”, cucite addosso al singolo individuo: “Viviamo in un mondo standardizzato ma, soprattutto in termini di consulenza patrimoniale è necessario pensare a soluzioni “su misura” per il singolo cliente e per la sua storia personale e famigliare, aiutandolo così ad evitare alcune insidie e pericoli negli investimenti”.
Iscritto all’Albo dei Consulenti Finanziari dal 1994 e nell’Elenco dei CTU del Tribunale di Padova – ramo civile, dopo l’inizio della crisi negli anni 2000, Baldan frequenta la Facoltà di Economia e Commercio e inizia a delineare quel percorso di consulenza strategica e personalizzata che ad oggi caratterizza la sua esperienza e il suo operato: “Non intendevo vendere unicamente prodotti finanziari, ma soluzioni pensate per la conservazione, la tutela e il mantenimento futuro del patrimonio famigliare dei miei clienti”.
Ha inoltre ottenuto tre Master, uno in Private Banking alla SDA Bocconi, uno in Wealth Management conseguito all’Imperial College di Londra e il terzo presso l’Associazione Italiana Family Officer, che lo riconosce ufficialmente come esperto nell’assistere le famiglie portatrici di patrimoni rilevanti e complessi nella loro composizione. “Portatrici e non detentrici, perché nessuno riceve dai padri ma prende in prestito dai figli, pertanto è importante avere una prospettiva più ampia e che punta al futuro del proprio patrimonio, come bene della famiglia”.
La caratteristica principale del lavoro di Baldan consiste appunto nell’attenzione impiegata nel comprendere a fondo le dinamiche interne ad una famiglia, “perché prima di iniziare a gestirne il patrimonio è bene capire i meccanismi psicologici che governano gli aspetti personali, famigliari e di conseguenza finanziari e patrimoniali che, qualora gestiti male, possono distruggere un nucleo per generazioni”.
Il patrimonio, quindi, per Luca Baldan va gestito come un’azienda e la vita stessa con un occhio di riguardo anche nei confronti dell’arte e senza avere mai fretta: “In questo ambito le tempistiche sono sempre lunghe con in media dai 3 ai 5 anni che passano dalla conoscenza del cliente, della sua situazione, dei desideri e delle necessità, fino alla completa attuazione della consulenza ideata e proposta su misura. Del resto il termine di un patrimonio punta all’eternità e, perché così rimanga, consiglio ai miei clienti di preferire investimenti in beni reali almeno per il 50%, affinché il tutto non si dissolva nell’arco di un paio di generazioni”.
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