Il “Briccialdi” di Terni: avanti tutta verso la statalizzazione

I soldi dovrebbero arrivare a giorni, al termine dei giri burocratici della Corte dei Conti. Solo allora vi sarebbe all’Istituto Briccialdi un momento di respiro per il pagamento almeno in parte, degli stipendi dei docenti, rimasti indietro, purtroppo anche se il fatto era ben noto. La mancanza di soldi impone poi delle scelte non solo dolorose ma anche impopolari e per chi non è vicino ai problemi pure incomprensibili, così come la chiusura dell’istituto per l’ultimo giorno di gennaio determinata dalla mancanza della copertura assicurativa e non da problemi aggiuntivi. Il pagamento è stato poi effettuato e l’attività è ripresa regolarmente. Ma l’obiettivo della direzione del Briccialdi, di Marco Gatti, il direttore e di Letizia Pellegrini, la presidente, è quello, non nascosto, della statalizzazione, aspetto che metterebbe al riparo una scuola d’eccellenza come quella ternana, che potrebbe programmare la propria attività nel corso dei prossimi anni, con la tranquillità che gli permetterebbe una linea finanziaria certa. Tra l’altro la statalizzazione sembra comunque alla portata addirittura in questo anno scolastico a sentire il Ministero della Pubblica Istruzione.
“Capiamo bene come la situazione complessiva possa suscitare comprensibili preoccupazioni nel personale, anche stante il più ampio e incerto contesto cittadino attuale – spiegano dalla direzione – Tuttavia, il senso di responsabilità verso l’Istituto e soprattutto rispetto alla tutela dell’attività didattica è mantenuto altissimo dai docenti e dal personale tutto. Testimonianza ne sia il bellissimo concerto di apertura dell’anno accademico 2017-2018 che ha riscosso l’apprezzamento generale, cosí come la replica andata in scena ad Amelia”.

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