Imposta di soggiorno ad Assisi: “si attivi il tavolo di confronto”

E’ passato un mese dall’introduzione dell’imposta di soggiorno ad Assisi. Ora è tempo, secondo la Federalberghi della provincia di Perugia, di dare vita al tavolo di confronto promesso dall’amministrazione comunale della città serafica e mai attivato. Criticità riscontrate, utilizzo dell’imposta e varchi elettronici sono i punti fondamentali che per l’associazione della Confcommercio devono essere affrontati.

“Pur confermando il nostro No deciso, convinto e motivato all’introduzione dell’imposta di soggiorno – afferma Simone Fittuccia, imprenditore di Assisi e presidente di Federalberghi della provincia di Perugia – avevamo apprezzato il metodo proposto dall’amministrazione comunale di Assisi, che avrebbe condiviso con noi criticità e progetti di utilizzo delle nuove risorse. Come temevamo, le criticità non mancano, ma non abbiamo ancora il luogo dove discuterne con l’amministrazione comunale”.

Altro punto da affrontare è l’utilizzo delle risorse che arrivano al Comune di Assisi grazie all’imposta di soggiorno, non solo perché – come sottolinea Fittuccia – “il fattore tempo non è irrilevante per le imprese, che hanno bisogno di sapere e programmare”, ma anche perché “non vorremmo vedere ad Assisi ciò che abbiamo visto altrove, ovvero l’impiego improprio, da parte delle amministrazioni comunali, delle risorse che la legge vuole siano destinate allo sviluppo del turismo”.

Altro punto caldo per gli imprenditori del turismo è quello dei varchi elettronici. Questi uniti all’imposta di soggiorno “possono disincentivare o addirittura ostacolare l’accesso dei turisti – afferma il presidente provinciale di Federalberghi -. La città non può diventare un bunker inaccessibile. Semmai bisogna tentare di attivare processi nella direzione contraria. Non si creda che con i buoni risultati turistici a Natale si possano risolvere tutti i problemi di questi settore”.

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