Tagina: riprendono le spedizioni, resta lo stato di agitazione

Lavoratori e sindacati sono convinti che la Tagina possa ancora essere salvata. Proprio per questo, pur mantenendo lo stato di agitazione, i dipendenti nel corso dell’assemblea serale di giovedì (successiva all’incontro in Regione a cui erano presenti Confindustria, Gepafin, Comune di Gualdo Tadino e Sviluppumbria) hanno deciso di consentire la spedizione di alcune importanti commesse.

Filctem Cgil e Femca Cisl, in una nota, hanno ribadito che “l’unica possibilità di rilancio della Tagina passa per una sua cessione che si deve realizzare nel più breve tempo possibile”. D’altra parte, sottolineano le organizzazioni sindacali, l’azienda di Gualdo Tadino “ha tutte le caratteristiche per essere rilanciata sul mercato nonostante problemi di carattere finanziario che gli istituti di credito non hanno ritenuto tamponare. Il nuovo impianto di produzione, la professionalità dei dipendenti e un buon portafoglio clienti sono un grande biglietto da visita dell’azienda che è appetibile a tanti soggetti del settore ceramico italiano e mondiale; il suo marchio è noto come marchio di qualità”. E i tentativi di salvataggio dell’azienda “devono essere fatti, a maggior ragione in presenza di un mercato, quale quello ceramico in forte ripresa, a differenza di quello umbro che sconta ancora le note difficoltà”.

La Regione Umbria da parte sua ha dato la propria disponibilità a mettere in campo tutti gli strumenti di cui dispone per favorire la ripresa produttiva e tutelare così i lavoratori. Questi, secondo i sindacati, possono trarre beneficio anche dall’ultima legge di bilancio, con la quale “ci dovrebbe essere la possibilità di accedere per un buon periodo ad ulteriori ammortizzatori sociali, utili per la ripresa dell’attività ed il mantenimento dei posti di lavoro”.

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