L’impatto economico del Food Dop e Igp in Umbria nel 2016 è stato di 42 milioni di euro, pari allo 0,6% del totale nazionale (dato che colloca la regione in 12esima posizione). Ad avere i maggiori benefici è la provincia di Perugia (39 milioni di euro) e in misura minore quella di Terni (3 milioni di euro). E’ quanto emerge dall’analisi di Coldiretti sulla base del 15esimo Rapporto Ismea – Qualivita 2017 sui prodotti Dop/Igp.
L’Italia complessivamente conta su 818 specialità enograstronomiche tutelate che generano un valore alla produzione di 14,8 miliardi di euro. I prodotti Dop Igp umbri sono trenta, nove del comparto Food e 21 di quello Wine.
Nel comparto Food umbro spiccano il prosciutto di Norcia Igp (con 26 milioni di euro di valore alla produzione), il vitellone bianco dell’Appennino centrale Igp (10 milioni di euro) e l’olio extravergine Umbria Dop (5 milioni di euro). Le 21 denominazioni del comparto Wine generano 29 milioni di valore del vino sfuso (pari allo 0,9% del totale nazionale), quasi equamente suddivisi fra le due province. I principali prodotti del comparto sono Umbria Igp (13 milioni di euro), Orvieto Dop (8 milioni di euro) e Montefalco DOP (3 milioni di euro). Di particolare rilievo nel Food è il settore delle carni fresche, con Perugia che è prima nella classifica delle venti province con il maggior impatto economico Dop-Igp con 7,8 milioni di euro e Terni tredicesima con 2,2 milioni di euro.