Inquinamento a Terni: ordinanze su camini e veicoli

Terni stringe le maglie contro l’emergenza inquinamento. Nei primi dieci giorni del 2018, il limite consentito per legge del Pm10 è stato superato già sette volte. Il Comune ternano ha così deciso di prendere due provvedimenti, sui veicoli e sul riscaldamento. Entreranno in vigore lunedì prossimo, 22 gennaio 2018, e resteranno tali fino alla fine di marzo.

Il Comune chiede lo spegnimento dei camini delle stufe e della caldaie a combustione di biomassa legnosa a uso domestico nelle giornate di lunedì e martedì. L’Umbria è la regione dove si fa il più largo uso di legna pro capite. Mezza giornata dai camino acceso equivale a 3.500 chilometri di un veicolo diesel. L’ordinanza prevede controlli a campione e l’idea è di realizzare un censimento di tutti i punti fumo presenti in città. Sono esclusi i camini utilizzati come unico mezzo di riscaldamento e quelle situati nelle zone di Cesi, Marmore, Miranda e tutta la Valnerina, in quanto a 300 metri sopra il livello del mare.

Viene poi esteso il divieto di transito ai veicoli euro 3 nella Zona di Salvaguardia Ambientale, di lunedì e di martedì, dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 15.30 alle 19.30. Per i mezzi alimentati a metano e gpl, il Comune di Terni aderisce all’iniziativa ‘Carburanti basso impatto (Icbi), finanziata dal ministero dell’Ambiente con 800 mila euro. Si possono ottenere incentivi da 500 a 1000 euro per l’installazione di impianti gpl o a metano sui veicoli, sia a uso privato sia commerciale, di categoria euro 3, 4 e 5.

L’assessore all’Ambiente Emilio Giacchetti dice: “Il mancato rispetto dei valori limite nella Conca ternana è già oggetto di procedura di infrazione presso la Commissione europea, che potrebbe avere pesanti ripercussioni in termini economici per la città”.

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