Una città moderna, solidale, sostenibile. Una città che sia al centro delle politiche di rinnovamento e di sviluppo urbano, in sintonia con la programmazione europea. Una città più inclusiva e sicura, che sia in grado di rispondere ai bisogni sociali attraverso nuove forme di dialogo e collaborazione.
È la città che Sassari vuole diventare. E l’amministrazione Sanna ha lavorato negli ultimi tre anni, e continuerà a lavorare per pensare una realtà differente, una realtà che sta già prendendo forma.
Le azioni portate avanti finora hanno avuto l’obiettivo di reperire le risorse per progetti a lungo termine, che modificheranno il volto di Sassari.
Partendo dal centro, con interventi che puntano al recupero e alla valorizzazione della città storica. Per continuare con le periferie urbane, da riqualificare e ricucire al resto della città. Per arrivare poi al territorio metropolitano, e alla necessità di una visione di area vasta, che proietti Sassari oltre i confini cittadini, come guida della rete metropolitana del Nord Sardegna.
I fondi reperiti finora, in particolar modo quelli comunitari, sono stati e continueranno a essere investiti pensando al futuro della città, senza dimenticarne, però, il presente. Ammontano a 442 milioni di euro gli investimenti in opere pubbliche, da portare a termine nei prossimi cinque anni.
Tra i più importanti i 18 milioni di euro destinati alle aree periferiche, 16 dei quali ottenuti grazie alla partecipazione al Bando nazionale per le Periferie Urbane. Saranno 36 i milioni impegnati per la metropolitana di superficie che colleghi il centro a Santa Maria di Pisa e Li Punti, e 15 i milioni per la città storica, il mercato vecchio, il museo dei Candelieri, la vallata del Rosello. E ancora 25 i milioni per la Casa dello studente, 33 quelli per il centro intermodale. Senza scordare il progetto Iscol@ e i fondi Jessica, stanziati in parte dal Banco di Sardegna e in parte dalla Regione Sardegna attraverso accordi di finanziamento con la Banca Europea degli investimenti. E ancora il credito sportivo, i fondi per l’edilizia universitaria e ospedaliera, i mutui per le strade e i marciapiedi, gli investimenti per la manutenzione delle case popolari.