Via alla fase integrativa dei progetti d’integrazione attivati dalla regione. L’obiettivo è quello di integrare i cittadini stranieri regolarmente presenti sul territorio regionale. Si tratta interventi rivolti al mondo della scuola, ai servizi pubblici e ai cittadini in generale, finanziati con oltre 1,7 milioni di euro di risorse europee, tramite il Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) 2014-2020. Gli interventi previsti vengono realizzati attraverso un ampio partenariato con diversi enti pubblici come Comuni, Anci, Università e Istituti scolastici e soggetti privati selezionati tramite bandi regionali, con la Regione che svolge il ruolo di capofila.
“L’obiettivo – spiega Luca Barberini, assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare – è favorire l’inclusione sociale dei cittadini stranieri, attraverso una gestione innovativa delle politiche per l’integrazione basata sulla co-progettazione, che ha consentito di mettere in atto una governance partecipativa e coordinata, puntando ad esempio sulla qualificazione del sistema scolastico in chiave interculturale e sul potenziamento dei servizi di mediazione linguistico-culturale, rafforzando l’accesso ai servizi e la partecipazione attiva alla vita della comunità locale anche attraverso strumenti di comunicazione digitale”.
“L’Umbria – continua l’assessore – in questi anni ha saputo promuovere i temi della accoglienza e della solidarietà, coniugandoli con la sicurezza delle persone e il rispetto della legalità. Oggi siamo di fronte a una doppia sfida sul fronte dell’immigrazione: da una parte, garantire alla componente ‘storica’, costituita da famiglie e giovani di seconda generazione livelli di vita il più possibile in linea con quelli dei cittadini italiani, in funzione di una duratura coesione sociale”.
L’altra, – prosegue l’assessore Barberini – assicurare agli stranieri di recente arrivo un sostegno costante, affinché possano compiere un percorso di inserimento socio-economico il più possibile lineare, anche nel caso di una permanenza sul territorio temporalmente limitata. Gli interventi messi in campo in Umbria, anche grazie alla capacità di intercettare e utilizzare risorse europee, ci aiutano ad affrontare tutto ciò, percorrendo l’unica strada possibile per affrontare la questione dei migranti: la costruzione di una comunità coesa, inclusiva e aperta al pluralismo, nel rispetto delle regole su cui essa di fonda”.
Tra i principali interventi attivati, attraverso i sette progetti sostenuti con le risorse del FAMI 2014-2020, ci sono la costituzione di un “Centro Regionale Interculturale” come punto di riferimento per tutti gli istituti scolastici del territorio nell’ambito del progetto “Nella scuola di Tutti” il quale ha l’obiettivo di contrastare l’abbandono scolastico e sostenere lo sviluppo di una scuola sempre più qualificata e che sappia valorizzare tutte le culture; il progetto “Passi”, che consente il potenziamento di azioni già presenti sul territorio regionale come, ad esempio, l’attività di orientamento con nuovi sportelli per l’immigrazione e il servizio regionale di mediazione culturale a chiamata, rivolto a tutti gli enti pubblici del territorio regionale e al supporto degli operatori dei servizi. Nell’ambito dell’informazione e della comunicazione è stato attivato il portale “UmbriaIntegra”, per dare visibilità e voce all’Umbria multietnica, investendo su interventi rivolti alle nuove generazioni come il Blog NIU’- Nuove Generazioni Urbane, che sarà gestito da una redazione multi culturale di giovani blogger.
Infine, per valorizzare e rafforzare l’associazionismo dei migranti, favorire il dialogo interculturale tra la comunità autoctona e quella immigrata, c’è il progetto DEEP-Dialogo interculturale ed eventi di partecipazione attiva dei migranti. Completano il programma regionale per l’integrazione e la coesione sociale gli interventi di alfabetizzazione linguistica e civica del progetto “Cic to Cic”, quelli di formazione e aggiornamento del personale delle pubbliche amministrazioni con “Formare per Integrare” e il progetto interregionale “NETwork” per il contrasto alle discriminazioni, realizzato nei territori dell’Italia centro-meridionale, nel quale la Regione Umbria ha un ruolo di partner.