Sostegno alle imprese toscane: via libera a nuovi interventi regionali

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Il Consiglio regionale approva a maggioranza le nuove norme regionali in materia di attività produttive. Investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione, sviluppo produttivo, promozione commerciale e internazionalizzazione, costituzioni di imprese di giovani, donne o dipendenti di imprese in crisi, accesso al credito e strumenti finanziari. Questi alcuni tra i principali ambiti degli interventi di sostegno alle imprese previsti dalla nuova legge regionale.

“L’intervento risponde all’esigenza di rivedere e correggere finalità e obiettivi dell’azione regionale, calibrandoli sulla fase economica attuale – ha spiegato il presidente della seconda commissione, Gianni Anselmi (Pd) –, di aggiornare le norme al nuovo modello di programmazione regionale, confermare e accentuare semplificazione e trasparenza”.

Il provvedimento normativo definisce gli obiettivi dell’azione regionale, gli ambiti e le tipologie di intervento, i principi e le procedure per l’attuazione, le condizioni per l’accesso alle agevolazioni. La proposta di legge, presentata dalla Giunta regionale, è stata oggetto di un approfondito lavoro di riordino e riscrittura da parte della terza commissione consiliare, come ha spiegato lo stesso Anselmi nel corso dell’illustrazione in Aula.

Per i giovani e le donne, sono introdotte misure particolari di incentivazione. Gli interventi della Regione saranno definiti in conformità al Piano regionale di sviluppo (Prs), a sostegno dei processi di reindustrializzazione, favorendo gli investimenti strategici.

La nuova legge aggiorna le modalità dell’intervento regionale nell’economia toscana, per concorrere a consolidare e accrescere la base produttiva regionale e i livelli di occupazione, migliorare la competitività del sistema produttivo. Sostegno diretto alle imprese, ma anche alla realizzazione di infrastrutture di servizio alle attività produttive e agli interventi strategici di carattere territoriale e settoriale. Le sovvenzioni saranno commisurate a quanto previsto dalla Commissione europea per le varie tipologie di investimento. Le risorse saranno attinte dal fondo unico per le imprese e sarà istituito un fondo unico per la realizzazione delle infrastrutture di servizio, nei quali confluiranno le risorse europee, nazionali e regionali.

Le aziende che avranno ottenuto le agevolazioni, dovranno mantenere per otto anni gli investimenti oggetto di agevolazione e le unità produttive in Toscana; gli anni diventano 15 nel caso di infrastrutture. Nel caso di agevolazioni per incrementi occupazionali, dovranno mantenere il livello occupazionale raggiunto, secondo gli impegni assunti con il progetto finanziato. Previste misure di contrasto al lavoro nero e sommerso

“Con questa misura, si tende a modernizzare e rendere più contemporaneo il sistema di sostegno alle attività produttive all’interno della nostra regione. È necessario produrre un forte slancio creativo”, ha aggiunto Anselmi. Il provvedimento, a giudizio di Tommaso Fattori, capogruppo di Sì-Toscana a sinistra, “dimostra che non basta limitarsi a creare un ambiente favorevole allo sviluppo dell’impresa”. Sono necessari “investimenti infrastrutturali”, serve “una visione, una politica industriale senza la quale il mercato da solo non è in grado di produrre innovazione”, è necessario “scoraggiare la delocalizzazione” e “incoraggiare la responsabilità sociale dell’impresa”.

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