Giunta Regionale dell’Umbria: “Più soldi per riqualificazione paesaggi rurali”.

 

Per un Umbria più bella, più da godere anche cogli occhi: eccolo il piano di investimenti per migliorare i paesaggi rurali, obiettivo che può sembrare anche marginale ma che, invece, rappresenta in fin dei conti il vero biglietto da visita della regione, E così la disponibilità economica è raddoppiato, “appoggiandosi” al Programma di sviluppo rurale regionale. Le cifre in campo non sono banali in quanto arrivano ormai a otto milioni di euro, e aumentano di 2 milioni di euro quelle a sostegno degli investimenti per la creazione, il miglioramento e ampliamento dei servizi di base alla popolazione rurale, per i quali vengono messi in campo in totale 5 milioni e mezzo di euro. Le linee guida sono state approvate dalla giunta su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Fernanda Cecchini
“Abbiamo ritenuto opportuno attivare un’ulteriore assegnazione di risorse per due interventi innovativi e di grande importanza per le comunità locali – spiega l’assessore Cecchini – tenendo conto dell’elevato numero di proposte progettuali presentate per i bandi, a dimostrazione del grande interesse di tutto il territorio regionale”.
Il primo intervento “per la prima volta inserito nella programmazione per lo sviluppo rurale – sottolinea – riguarda la creazione o il miglioramento di servizi socioassistenziali, educativi, culturali e ricreativi da parte di enti pubblici, associazioni e cooperative sociali che, senza fini di lucro, investono per la riqualificazione, la ristrutturazione o la nuova costruzione di spazi di aggregazione e integrazione in particolare rivolti ad anziani, persone con disagi psicofisici, fasce ‘deboli’ della popolazione, ma aperti a tutta la comunità”.
“Abbiamo inoltre destinato ulteriori 4 milioni di euro rispetto alla dotazione iniziale – dice l’assessore – per aumentare l’azione di un intervento innovativo che l’Umbria è la prima ad attuare e che interviene sulla riqualificazione delle periferie che hanno subìto nel tempo trasformazioni anche per pressioni antropiche o sono in abbandono. Vogliamo infatti valorizzare non solo i paesaggi di pregio, ma anche quelli che nel tempo sono stati compromessi, in particolare paesaggi di prossimità dei centri urbani, affinché possano diventare aree verdi a servizio dei cittadini, spazi per il tempo libero, riqualificati con piste ciclabili o con altre infrastrutture ‘verdi’ con progetti di area vasta che, con la riqualificazione, restituiscano i paesaggi ‘critici’ a nuova vita e a un uso collettivo”.

 

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