Il protocollo si basa su un modello Italo/Australiano (Arcidiaco si è perfezionato al Nal di Sydney) di adattamento alla diminuita sensibilità uditiva, adottando per primo una tecnologia innovativa di applicazione protesica con la certezza dei risultati dichiarati. Del resto la componente tecnologica dello studio Audiopro è ai vertici della categoria: «Ma al di là del prodotto in sé, che comunque deve essere calibrato alle esigenze del singolo cliente, quello che fa davvero la differenza è il servizio di assistenza con controlli ogni quattro mesi e aggiornamenti gratuiti».
Il valore aggiunto di Audiopro è proprio l’indipendenza, l’essere sganciato dalle logiche commerciali delle grandi catene: il centro audioprotesico di Cesena è libero di procurare ai propri pazienti i migliori e più innovativi prodotti sul mercato e soprattutto quelli più adatti a soddisfare le specifiche esigenze. Soprattutto ogni cliente viene seguito sempre dallo stesso professionista con il quale si instaura un rapporto di fiducia: così l’audioprotesista di riferimento diventa come un dottore, una figura capace di avere una visione medico tecnica delle problematiche legate alla diminuita sensibilità uditiva.
Per questo si avvale di figure diverse (oltre al titolare troviamo Enrico Gasperoni, tecnico audioproteista, Adelaide Ismaili, responsabile relazioni al pubblico, Ombretta Pecci, responsabile marketing) e collabora con otorini e personale medico presente sul territorio romagnolo.
Insomma, competenze trasversali e un’attenzione ai dettagli e al supporto del paziente fuori dal comune. Caratteristiche fondamentali perché quello della perdita dell’udito è un problema in aumento esponenziale al giorno d’oggi che non va sottovalutato. Se per gli anziani la perdita è fisiologica, sono molti i giovani che non si sono mai sottoposti ad un controllo. Il rischio non è soltanto quello di assistere ad un incremento del deficit uditivo, ma anche di incorrere in altre ripercussioni a livello di salute.
Pertanto è bene non rimandare la visita e sottoporsi a controlli periodici: «Oggi ci sono soluzioni dedicate al mondo dei più giovani – continua Arcidiaco – con un alto tasso tecnologico: pensiamo agli apparecchi di ultima generazione che possono essere gestiti con un’apposita app dal cellulare». Ma per tutti, giovani e anziani, il consiglio è quello di non sottovalutare le prime avvisaglie: «un test gratuito può essere il primo passo per tornare ad avere una vita sociale e relazionale soddisfacente».
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