Audizione congiunta in Prima e Terza Commissione Consiliare per parlare della riforma del lavoro

La modifica del mercato del lavoro dell’Umbria sta andando avanti e per adesso c’è stata una consistente audizione davanti alle commissioni Terza e Prima riunite congiuntamente: hanno preso parte ai lavori i rappresentanti di Confcommercio, Confindustria, gli agricoltori della Cia, Cna, Cgil, Cisl e Uil, le Rsu della Provincia che curano i Centri per l’impiego, il Consiglio delle autonomie locali, tecnici di Regione Umbria, Sviluppumbria e alcuni Comuni umbri.
Vengono dati giudizi positivi il provvedimento in attesa che tutto venga affrontato, ed approvato, in aula, giudizi su un atto che “rivede il sistema regionale complessivamente inteso e cerca di impostare politiche attive del lavoro e una formazione che siano più efficaci”.
Le critiche si sono appuntate sulle modifiche del ruolo dell’Agenzia operate dall’Esecutivo regionale, che secondo alcuni dei presenti “non sarebbe più rispondente a quanto condiviso nella fase di partecipazione” in quanto avrebbe “perso personalità giuridica e autonomia finanziaria”. Chiesto un ulteriore tavolo di concertazione.
Il disegno di legge della Giunta regionale riguarda il “Sistema integrato per il mercato del lavoro, l’apprendimento permanente e la promozione dell’occupazione – Istituzione dell’Agenzia regionale per le politiche attive del lavoro”, un atto che, grazie alle coperture previste nella prossima legge di stabilità, consentirà di far partire l’Agenzia regionale per l’impiego, prevedendo anche la stabilizzazione del personale precario del centro per l’impiego di Perugia.

Questa la scheda che spiega le vere modifiche.

Il disegno di legge è stato redatto da un gruppo di lavoro a cui hanno partecipato non solo i tecnici della Regione ma anche quelli delle associazioni di categoria e dei sindacati, e modifica il mercato del lavoro introducendo un nuovo modello organizzativo dei centri per l’impiego; affronta il tema dell’accreditamento delle agenzie formative alzando l’asticella della qualità per l’accreditamento delle agenzie interinali. La legge introduce un nuovo principio di premialità della prestazioni, andando a vedere quanto lavoro si crea con la formazione. Inoltre si punta al sostegno della responsabilità sociale dell’impresa; ad azioni per incentivare il ‘ritorno dei cervelli’ ed evitare la fuga dei nostri giovani più preparati. All’Agenzia regionale è affidata la gestione dei Centri per l’impiego e la messa on line di tutti i servizi, così da eliminare le file ai Centri. Inoltre completa la gestione del passaggio di competenze e personale dalle Province. Con l’Agenzia si intende promuovere il coordinamento e l’integrazione tra Asl, centri per l’impiego e i servizi sociali dei Comuni, un vantaggio soprattutto per i disabili, e una base di partenza per il fascicolo elettronico del lavoratore. L’Agenzia non prevede ulteriori figure dirigenziali: ci sarà un coordinatore scelto tra i dirigenti della Regione e due dirigenti sulle due province, non ci sono ulteriori oneri a carico del bilancio regionale rispetto a quelli ad oggi sopportati con l’attuale organizzazione. Nelle intenzioni del legislatore c’è un percorso integrato con le politiche di sviluppo.

Exit mobile version