L’Umbria sbarca negli Stati Uniti d’America con la Presidente Marini.

E’ il più grande mercato del mondo. Ed è quello che al momento sta “mirando” l’Umbria. Ed ha allestito così un workshop nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura, a New York, negli Stati Uniti.
“Con questo evento la regione ha una straordinaria opportunità per una più forte azione di promozione negli Usa e nel nord America dell’offerta turistica regionale, anche legata al settore vinicolo e di tutte le altre produzioni enogastronomiche, in un mercato che si sta dimostrando molto interessato alla nostra regione”. Ha spiegato la presidente della Regione, Catiuscia Marini, nel portare il suo saluto ai partecipanti dell’iniziativa.

L’incontro è stato organizzato da Sviluppumbria e dall’ufficio di New York dell’Enit, l’Agenzia nazionale del turismo, con lo scopo di far incontrare operatori umbri e tour operator americani, secondo un nuovo e diverso approccio alle azioni di promozione, soprattutto nei confronti degli Stati Uniti, Paese verso il quale si vuole intensificare l’attività di promozione, dopo che negli ultimi anni l’Umbria ha effettuato analoghe iniziative dirette ai mercati europei e asiatici, con particolare attenzione alla Cina, che hanno dati ottimi risultati.

Il mercato Usa rappresenta la terza provenienza internazionale di flussi verso l’Umbria e, nonostante il calo a causa del terremoto, sta riprendendo vigore e consistenza. In ciò hanno aiutato diversi reportage pubblicati da grandi giornali statunitensi, New York Times, Washington Post e Seattle Time, e molti altri anche on line. L’iniziativa dell’Umbria è molto articolato e nei mesi scorsi si è appuntata su operatori turistici nel Texas ed anche dei seguitissimi “press & educational tour” sia per giornalisti sia per tour operator americani, che hanno potuto visitare l’Umbria e conoscerne direttamente bellezza e fascino.

La presidente Marini, che a New York partecipa anche ad una serie di iniziative promosse dal settimanale Panorama, a proposito dell’evento “Panorami d’Italia”, ha sottolineato come “questo evento consente all’insieme delle Regioni italiane di poter promuovere congiuntamente l’Italia ed il ‘made in Italy’ e le stesse realtà regionali, ciascuna con le sue specificità, in un mercato di grande eccellenza come è quello americano”.

 

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