Anche nel terzo giorno di sciopero del settore autotrasporto e logistica in Umbria si sono registrati tassi di partecipazione altissimi. A Terni i lavoratori hanno dato vita anche a un corteo che ha percorso strada delle Campore e si è concluso con un blocco stradale all’imbocco della superstrada e davanti al centro di finitura Ast.
“Erano dieci anni che il settore non rispondeva in maniera così compatta. Questo sta a dimostrare quanto la misura sia colma con un contratto nazionale scaduto da 22 mesi e le controparti datoriali che continuano a cercare ulteriori tagli dei diritti e dei salari, arrivando a chiedere la cancellazione della quattordicesima, una riduzione delle giornate di riposo, lo stop agli scatti di anzianità, e il dimezzamento dell’indennità di trasferta, dei permessi, delle festività e dei Rol” hanno sottolineato Marco Bizzarri (segretario generale della Filt Cgil Umbria) e Alessandro Rampiconi (responsabile del settore per il sindacato dei trasporti della Cgil).
L’adesione è stata altissima e in molte aziende ha raggiunto il 100% (Fratelli Mori, Tiesse, Pasquinelli, gruppo Nizzi, Lanari, Spediumbria) o ha sfiorato tale percentuale (95% alla Medei, 90% alla Morelli e alla Contessa, 80% alla Di Biagi).
I due rappresentanti della Cgil hanno sottolineato come il settore “troppo spesso dimenticato, conta migliaia e migliaia di addetti anche nella nostra regione e rappresenta ad esempio nel ternano una potenziale via d’uscita dalla crisi” e proprio per questo gli addetti “oggi hanno fatto sentire forte e chiara la propria voce. Adesso starà alle aziende e alle loro rappresentanze cambiare atteggiamento e abbandonare la strada del taglio dei salari e dei diritti per costruire invece un futuro di sviluppo e crescita in un settore che è in espansione e ha grandi potenzialità”.