Impresa 4.0: coinvolte non solo le aziende ma anche le strutture educative

Industria 4.0

Digitalizzazione delle imprese

Incontro di approfondimento ad Ancona su Industria 4.0, grazie alla presenza dell’On. Emanuele Lodolini , membro della Commissione Finanze della Camera, dell’On. Lorenzo Basso, relatore alla Camera dei Deputati della legge, e di imprenditori marchigiani che hanno già avviato progetti di digitalizzazione nelle loro imprese.

Circa 20 miliardi a disposizione delle aziende, degli enti di ricerca e delle start up per un processo oramai irreversibile per il sistema industriale italiano e che merita una migliore comunicazione e diffusione che presso le piccole e medie imprese marchigiane.

All’incontro hanno portato la loro esperienza alcuni imprenditori ed esperti che utilizzano i concetti e gli strumenti di Industria 4.0, come Andrea Ceccantini, Direttore Logistica di Fileni, Sandro Paradisi della Paradisi srl, Federico Maccari, Direttore di La Pasta di Camerino, Letizia Urbani, Direttore Generale di Meccano. Sauro Longhi, Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, Mario Pagani, Responsabile Comitato CNA industria nazionale e Paolo Manfredi, Responsabile Strategie Digitali Confartigianato.

Nel dettaglio, Industria 4.0 offre grandi opportunità anche dal punto di vista degli incentivi: basti pensare alla tax credit del 50% per la formazione, all’iper ammortamento al 250% e al super ammortamento al 140%, al rifinanziamento del piano straordinario per il Made in Italy.

“Industria 4.0 – ha osservato l’On. Lodolini – diventa Impresa 4.0 e dentro ci sono anche i temi dell’alternanza scuola-lavoro e il piano scuola digitale. Per le Marche rappresenta un’opportunità chele imprese devono cogliere per riuscire a risollevarsi dalla crisi che ha colpito fortemente il nostro tessuto economico e sociale con pesanti conseguenze economiche ed occupazionali”.

Sul versante occupazione la sfida è molto delicata: nei prossimi anni, infatti, diminuiranno le richieste di impiego manuale a bassa specializzazione mentre aumenteranno le richieste di profili qualificati. Una sfida che coinvolge necessariamente le strutture formative e quelle educative.

 

 

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