Vittorio Sgarbi continua a stupire “mettendosi in palio”.

La mostra è molto bella, ed è quella più visitata della regione. Ma non si può dire che Vittorio Sgarbi, che l’ha curata insieme a Antonio D’Amico, non abbia fatto il possibile per accendere su di essa una serie di fari di grande potenza. Intanto la mostra si intitola ‘Seduzione e potere. La donna nell’arte tra Guido Cagnacci e Tiepolo” ed è stata promossa dal Comune di Gualdo Tadino e dal Polo Museale, con il sostegno della Regione Umbria e della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia. L’esposizione raccoglie oltre trenta opere che raccontano il femminile tra Cinquecento e Settecento ed è visitabile a Gualdo Tadino.
Ora, con un colpo ad effetto, Vittorio Sgarbi mette in palio se stesso, con un invito a cena a chi vincerà  un “contest” aperto al pubblico. “Mi è sembrato un modo diverso, diretto e divertente di incontrare il pubblico femminile – ha dichiarato il critico ferrarese – . Così quando me lo hanno proposto ho detto “perché no”. Il potere della donna, così come ella è, è un potere che domina sul maschio e lo seduce, da sempre. Io come l’elegante cortigiana di Simone Peterzano che apre il percorso della mostra, metto in palio me stesso, pronto ad ammaliare e a lasciarmi sedurre dalla fortunata che avrò il privilegio di incontrare a cena, commensali di un banchetto, come Bacco e Arianna nella bella opera di Giulio Cesare Carpioni, ‘Ebrezza di Sileno’, che ci condurrà alle prime luci dell’alba. Ribadisco però ‘fortuna’, perché nel caso l’estrazione riguardi un uomo, garantisco sin d’ora che non ci sarà un dopo cena”.
Ma questa è la seconda polemica che investe la mostra, che era stata addirittura censurata da Facebook proprio per i nudi che rappresentava. Un censura alla quale Sgarbi, sempre su facebook, aveva risposto postando una sua foto nudo.
La mostra che è bella di suo e forze e forse non aveva bisogno di questi successivi lanci: fatto sta che è diventata la più apprezzata dell’intera regione. È possibile visitarla tutti i giorni a Gualdo Tadino, presso la Chiesa di San Francesco, sino al tre dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19

 

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