Vignaioli italiani indipendenti: Five pronta a disobbedienza civile

La Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti (Fivi) è pronta alla “disobbedienza civile” sulla richiesta di Agea, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, di compilare la dichiarazione di giacenza in forma cartacea.

Scrive la Fivi: “Anche quest’anno l’Agea pretende la redazione del documento che dovrebbe essere consultabile sul portale SIAN. I Vignaioli Indipendenti, in data 10 agosto, allora hanno scritto ad Agea chiedendo di rinunciare alla richiesta, senza tuttavia ricevere risposta”. Matilde Poggi, presidente della Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, dice: “Cercavamo delucidazioni, a nome dei 1.100 Vignaioli Indipendenti Italiani che aderiscono alla nostra associazione. Abbiamo chiesto che l’obbligo di comunicare anche in formato cartaceo le giacenze venga eliminato e che Agea ottenga il dato direttamente dal database del SIAN”.

I soci di Fivi sono per lo più aziende familiari, di medie e piccole dimensioni, spesso con limitate risorse economiche o di personale. Con grandi sforzi, si sono adeguate alla telematizzazione dei registri in cantina, sperando così di semplificare la burocrazia, cosa che peraltro era stata promessa.

“Se non riceveremo risposte che ci soddisfino, siamo pronti alla disobbedienza civile. Ci rifiuteremo di fornire in formato cartaceo dati già in possesso della Pubblica Amministrazione”.

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