L’oro bianco di Cervia in distribuzione lungo il canale.

La festa arriva direttamente da secoli indietro ed era il momento del riposo dopo una stagione di lavoro intenso per la “produzione” del sale. E proprio per questo, proprio per ricordare quegli avvenimenti la festa che impegnerà praticamente l’intera città di Cervia si chiama “La Rimessa del Sale”, in dialetto romagnolo “Armesa de Sel”, è il momento centrale di Sapore di Sale e della Festa del Sale di Cervia.
I lavoratori del sale insieme alle loro famiglie arrivavano in piazza, sul Lungomare per fare festa: beh, si mangiava pesce, la zuppa che era la parte povera della pesca, si mangiavano le piadine col prosciutto, poco, si beveva il sangiovese. E si balla, sino a quando avevano forza. C’era anche una sfilata di “burchielle”, le piatte imbarcazioni che servivano per trasportare il sale proprio alle Rimessa, dopo essere state ispezionate dalla dogana, dai gabellieri del tempo per evitare che quello che a Cervia era considerato l’”oro bianco” non prendesse strade diverse. Era un happening caratteristico, al punto che richiamava tanta gente anche titolata: le cronache raccontano che pure l’Arciduca Ferdinando d’Asburgo e dell’Arciduchessa Maria Beatrice presero parte alla festa nel 1792.
Quest’anno il sabato pomeriggio, la “burchiella” arriva lungo il canale, dalle saline fino ai magazzini, guidata come sempre dai “salinari” e procederà alla distribuzione gratuita del sale al pubblico che per solito si assiepa lungo il canale.

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