Dal 23 settembre a Firenze appuntamento con la Biennale internazionale dell’Antiquariato

La più longeva fiera d’arte al mondo, correva l’anno 1959, nacque per felice intuizione di Mario e Giuseppe Bellini che coinvolsero non solo operatori italiani, ma anche quell’élite di stranieri che percepivano in Firenze il senso e l’immagine della cultura umanista. All’epoca il calendario fieristico mondiale non era così tremendamente affollato ed era ancora forte lo spirito che aveva animato le grandi imprese degli anni della ricostruzione. Negli anni duemila la Biennale di Antiquariato di Firenze deve affrontare la concorrenza estera piuttosto forte e un mercato dell’arte in cambiamento. Forse anche per questo dal 2015 la direzione è affidata a Fabrizio Moretti che di anni ne ha quaranta e ha cuore da collezionista e cervello da grande mercante d’arte.

30ma edizione della BIAF e seconda edizione per Fabrizio Moretti da Segretario Generale della prestigiosa Fiera italiana. Quali obiettivi si è prefisso per la prossima edizione?

Di portare avanti il concetto di qualità e di non deludere le aspettative dopo il successo del 2015.

Il nostro paese è ricco di meravigliose collezioni pubbliche e private e l’Antiquariato è nato proprio in Italia ma oggigiorno il mercato dell’arte è altrove. Cosa è successo?

Come sempre l’Italia si è fatta scippare le cose più belle. Le leggi troppo rigide e la fiscalità hanno fatto emigrare il business nei paesi anglosassoni.

La Biennale dell’Antiquariato deve moltissimo del suo appeal al bellissimo Palazzo Corsini affacciato sull’Arno che la ospita, definito dalla stampa internazionale la location più bella del mondo per una fiera d’arte. Cosa cambierà quest’anno nell’allestimento?

Matteo Corvino, a cui è stato affidato il nuovo allestimento, ha creato un mondo moderno e pulito che va in simbiosi con la magnificenza del Palazzo.

Gli espositori e i collezionisti internazionali e italiani vengono a Firenze sempre con grande piacere. Qual è il rapporto della BIAF con la città? riuscite a fare “rete” attorno ad un comune progetto artistico?

Il rapporto è eccezionale. Abbiamo un sindaco che crede nella mostra e che ci aiuta a fare in modo che tutta la città sia complice della Biennale. È la settimana dell’Arte di Firenze.

I dati sul mercato dell’arte recentemente pubblicati evidenziano una crescita delle vendite on line. Lei cosa pensa di questa modalità di acquisto?

È una cosa su cui riflettere, ma ricordiamoci, che per quanto riguarda l’antico, il vedere e toccare con mano non ha eguali.

Oltre alla BIAF, quali altri appuntamenti fieristici Internazionali dovrebbe frequentare un collezionista?

Tefaf Maaatricht, Tefaf New York, Frieze masters.

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