Sisma: rete delle professioni tecniche dell’Umbria riunita a Spoleto

Pubbliche amministrazioni e mondo delle professioni tecniche insieme per favorire la ricostruzione post sisma così da far “tornare la popolazione nelle proprie abitazioni e far riprendere le attività agli imprenditori”. In tale ottica è partita da Spoleto una serie di incontri formativi rivolti a ingegneri, architetti, geometri, agronomi e impiantisti che è stata organizzata dal Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Perugia e dalla Rete delle professioni tecniche (Rpt) dell’Umbria, con la partecipazione di Ufficio speciale per la ricostruzione (Usr) e Ufficio vigilanza e controllo sulle costruzioni della Regione Umbria.

Incontri che come si augura il sindaco di Spoleto, Fabrizio Cardarelli, “servano a far capire fino in fondo tutte le tematiche per far partire la ricostruzione con le certezze che servono e con l’efficacia e la tempistica che tutti quanti ci auguriamo”.

In occasione della prima giornata di incontri la mattina si è svolto un incontro dedicato alla piattaforma informatica Mude, destinata alla presentazione online delle domande di contributo per le pratiche inerenti ai danni provocati dal sisma del 2016. Il pomeriggio ancora attenzione focalizzata sul mondo online con l’approfondimento di ‘Umbria – Sis’, il portale per la presentazione dei progetti per le costruzioni nelle zone sismiche.

Enzo Tonzani, presidente del Collegio dei geometri della provincia di Perugia, ha sottolineato l’importanza per i professionisti di “lavorare all’unisono con le strutture pubbliche per applicare in maniera corretta le normative imposte nella fase della ricostruzione”. “Per questo – afferma – chiediamo con insistenza confronti normativi con le istituzioni pubbliche (Regione, Comuni) affinché la norma da applicare e le procedure per definire la progettazione, necessaria per dare inizio ai lavori di ricostruzione, proceda in modo corretto e speditivo”.

Norme che rappresentano il punto cruciale anche per l’assessore all’Edilizia e all’Urbanistica del Comune di Spoleto, Antonio Cappelletti. Alla base del ritardo della ricostruzione secondo lui potrebbe esservi “forse la farraginosità delle normative, forse le linee guida che ogni tanto vanno aggiunte a qualche ordinanza. Bisogna superare tutte queste difficoltà. Il tempo della ricostruzione ormai è arrivato”.

“Una stretta sinergia fra gli ordini professionali e gli uffici della ricostruzione, ovviamente insieme alle amministrazioni comunali” è quanto auspica Cardarelli.

Una ricostruzione che, come evidenziato da Francesca Pazzaglia (dirigente del Servizio ricostruzione privata sisma 2016 dell’Usr dell’Umbria) inizia proprio con “l’accreditamento alla piattaforma unica digitale su cui depositare i progetti per la ricostruzione. Questa ha lo scopo di snellire e favorire la circolarità delle informazioni tra gli enti e i professionisti coinvolti”.

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