Avis Umbria: “Calo donazioni. Anche in estate c’è bisogno di sangue”

“Anche d’estate c’è bisogno di sangue. Fai anche tu come i nostri volontari: dona ora”. E’ lo slogan dell’Avis nazionale per la campagna estiva di donazione, a cui si uniforma Avis Umbria. Un periodo, questo, solitamente poco propizio per l’associazione. A causa di condizioni ambientali, climatiche e di forte mobilità turistica, infatti, in tutta Italia c’è un calo vistoso nelle donazioni di sangue.

Non fa eccezione il 2017. Giugno e luglio sono stati caratterizzati da carenza cronica di sangue in molte regioni, mettendo a rischio le terapie salvavita e interventi chirurgici programmati e in emergenza.

Dall’Avis regionale dicono: “In Umbria, le donazioni rispetto allo stesso periodo del 2016 si sono ridotte. Siamo a -400 circa. E’ una situazione difficile, solamente risolvibile con un appello alla solidarietà e alla programmazione. Anche le aziende ospedaliere e la Regione, attraverso aperture straordinarie dei Sit (Servizi immuno trasfusionali), concordate con le Avis territoriali, possono contribuire a un’efficienza nelle donazioni. L’Avis regionale dell’Umbria si impegna, così, per garantire l’autosufficienza regionale”.

Il vice presidente di Avis Umbria, Francesco Petrelli, aggiunge: “Sollecitiamo l’incontro con l’assessore Barberini e con i direttori ospedalieri per attivare una sinergia sull’emergenza della diminuzione delle donazioni di sangue. I sit in di Perugia e Terni perdono decine di sacche di sangue al giorno e la chiusura dei tanti punti raccolta ha pregiudicato l’autosufficienza regionale di sangue. A livello di Umbria, mancano 50 sacche al giorno. Nel 2016 abbiamo perso il 5 per cento, pari a 2 mila sacche, ora siamo a -3,80 per cento e, per agosto, raggiungeremo quasi il 5 per cento”.

C’è dunque preoccupazione: “Il preoccupante calo è stato evidenziato anche dal Centro nazionale sangue e da più regioni che, attraverso campagne estive, stanno cercando di contenere la flessione. Se non verranno accolti appelli a donare delle associazioni di volontari, la rete trasfusionale nazionale non potrà soddisfare i livelli essenziali di medicina trasfusionale. I dati sono stati raccolti da Cns: in alcuni giorni si sono superate le 1000 sacche mancanti su tutto il territorio nazionale. E sono stati rilevati dal sistema informativo Sistra, dove le Regioni carenti o con eccedenze inseriscono ogni giorno il proprio fabbisogno e le unità eventualmente disponibili. Invitiamo tutti i donatori a mettersi a disposizione delle unità di raccolta o dei Sit per compiere un gesto di volontarietà e solidarietà umana e, dove possibile, si raccomanda alle nostre sedi di proseguire e intensificare l’attività di programmazione delle donazioni”.

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