Pasta e riso: Coldiretti Umbria, più trasparenza con etichetta di origine

Sulle confezioni di pasta e riso sarà da ora in poi obbligatorio inserire l’indicazione dell’origine. “I due decreti interministeriali firmati dai ministri dell’Agricoltura e dello Sviluppo economico – sottolinea Coldiretti Umbria – rappresentano un passo importante per le imprese agricole e per la trasparenza dell’informazione ai consumatori”.

Oggi un pacco di pasta su tre e un pacco di riso su 4 sono fatti con prodotti stranieri senza che questo sia indicato in etichetta e questo “non consente di conoscere un elemento di scelta determinante per le caratteristiche qualitative, ma impedisce anche ai consumatori di sostenere le realtà produttive nazionali”.

L’indicazione obbligatoria dell’origine è una delle battaglie storiche di Coldiretti, e notevoli progressi sono stati fatti in tale campo a partire dalla legge n. 204 del 3 agosto 2004 per la quale furono raccolte un milione di firme.

Nel corso degli anni in Italia si è ottenuto l’obbligo di indicare la provenienza del latte fresco (7 giugno 2005) e di quello a lunga conservazione nonché dei derivati (19 aprile 2017), il pollo made in Italy (17 ottobre 2005), la passata di pomodoro (1° gennaio 2008). A livello comunitario vi è l’obbligo di indicare la provenienza della carne bovina (2002); la varietà, qualità e provenienza di frutta e verdura fresche (2003); il codice di identificazione delle uova (1° gennaio 2004) e il Paese di raccolta del miele (1° agosto 2004).

Ancora oggi però non vi è l’obbligo di indicare la provenienza di cibi come i salumi, la carne di coniglio, la carne trasformata, la frutta e la verdura trasformata, i derivati del pomodoro diversi dalla passata, i sughi pronti e il pane.

 

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