Gerardo Gasparini, da oltre 25 anni il chirurgo che si prende cura della bellezza delle persone

Gerardo Gasparini
Gerardo Gasparini, medico specialista in chirurgia plastica, al giorno d’oggi può essere considerato uno dei professionisti rinomati nel Nord Italia: riceve clienti e pratica l’attività chirurgica in diversi centri di Parma, Piacenza, Reggio Emilia e Cremona.

Il suo principio ispiratore è quello di garantire sempre eticità e sicurezza nei suoi interventi: “La chirurgia plastica è una cosa serissima – afferma deciso Gasparini -. Ricordate sempre che anche in un intervento di chirurgia estetica si affida la propria vita e la propria salute ad un professionista e pertanto diventa cruciale il momento della scelta. Inoltre non sempre gli interventi hanno una prevedibilità esatta: i pazienti devono essere informati e guidati per capire ciò a cui vanno incontro”.

Punto fondamentale per Gasparini, quindi, è la sicurezza del paziente, strettamente legata alle caratteristiche della struttura in cui si opera: deve essere presente uno staff medico composto da figure professionali, mediche e non, molteplici ed addestrate, oltre ad un supporto tecnologico adeguato per affrontare qualsiasi evenienza, oltre che il corretto rispetto delle norme e delle procedure. La formazione di un chirurgo plastico, dunque, deve essere scientifica e tecnica, considerando l’approccio alla chirurgia estetica come un punto di arrivo preferibilmente dopo un periodo di formazione e pratica professionale nella chirurgia ricostruttiva: solo in questo modo si acquisiscono esperienza e padronanza delle tecniche nonché gli effetti e le reazioni del corpo umano.

Di certo a Gasparini l’esperienza non manca: ha iniziato la propria carriera oltre 25 anni fa a Parma, intraprendendo prima la strada della chirurgia ricostruttiva per poi arrivare, passo dopo passo ed esperienza dopo esperienza, alla chirurgia estetica. Inizialmente ha affiancato uno dei grandi maestri della chirurgia plastica Italiana presso l’Università di Parma, successivamente ha effettuato diversi periodi di formazione all’estero, frequentando prestigiosi Istituti di Chirurgia Plastica della New York University, Miami School of Medicine ed Emory University di Atlanta. Nonostante l’intensa attività professionale nel pubblico e nel privato si dedica costantemente all’ aggiornamento sulle nuove tecnologie e sui biomateriali da utilizzare nei suoi interventi, essendo quello della chirurgia plastica un settore in continua evoluzione soprattutto da questi due punti di vista.

La differenza fondamentale tra chirurgia ricostruttiva e chirurgia estetica è che la prima serve a ripristinare la morfologia corporea in seguito a traumi o patologie malformative  e tumorali. Stiamo parlando di ricostruzione di tessuti molli e mammella dopo demolizioni post traumatiche e post oncologiche, ricostruzioni protesiche, ricostruzione per malformazioni. La seconda, invece, ha finalità estetiche e non solo mediche, e si divide in due grandi settori: il ringiovanimento facciale (blefaro plastica, lifting) la correzione di dismorfie (rinoplastica, otoplastica) e la chirurgia del rimodellamento corporale (mastoplastica, liposuzione, addominoplastica dermolipectomie degli arti). A fronte di queste ampie competenze diventa fondamentale informare e guidare i pazienti anche dal punto di vista psicologico, a non “chiedere” qualsiasi cosa per uniformarsi a un modello di bellezza, ma a rispettare la propria unicità.

Per Gasparini ci sono tre punti fermi da rispettare per lavorare eticamente e garantire un risultato reale ai propri pazienti. Prima di tutto bisogna partire da una corretta indicazione all’intervento e spesso esercitare anche un ruolo educativo sul paziente riguardo scelte ed aspettative. “Spesso rifiuto di effettuare certi interventi se sono basati su richieste insensate o che snaturano la personalità di un paziente – spiega Gasparini -. Un cliente può aspirare a migliorarsi, non a cambiarsi totalmente. Serve armonia, in tutto”. Seconda regola da rispettare, è quella della condivisione del percorso chirurgico che si intraprenderà con il paziente: spiegare le tecniche ed i materiali impiegati, i risultati che si potranno ottenere e soprattutto come fare per mantenerli. “La chirurgia plastica non è la soluzione dei problemi, è un aiuto” spiega il medico. Terza regola, infine, quella di dotarsi della migliore strumentazione e di uno staff preparato e professionale. “Invito sempre a diffidare dei prezzi bassi – conclude -. Il costo dei materiali cambia in base alla qualità, personale qualificato e tecnologia hanno un costo e quindi la ricerca del “low cost” sacrifica inevitabilmente qualcosa negli anelli di questa catena.

Il futuro della chirurgia plastica, per Gasparini, va verso una riduzione dell’invasività del gesto chirurgico: l’obiettivo è quello di ottenere gli stessi risultati con meno incisioni, meno cicatrici e un tempo di recupero più breve. Proprio per questo Gasparini sta unendo la sua professionalità di chirurgo a tecniche di medicina estetica (filler, tossina botulinica, bio rivitalizzazione), in modo da rendere ogni intervento più leggero e meno invasivo.

 

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