Progetto Notari: riflettori su uno dei geni del secondo Novecento italiano

da sx, Francesco Gallo Mazzeo e Romano Notari

Romano Notari è, nelle parole del critico d’arte Francesco Gallo Mazzeo, un artista che “appartiene alla creatività di oggi” ma con “una grande storia” alle spalle che procede “di visione in visione”. E sono proprio questi due elementi alla base del ‘Progetto Notari’, che riguarda il pittore di Campello sul Clitunno e la sua casa d’arte.

Un progetto che nasce dalla volontà di valorizzare l’opera del maestro Notari e che sarà presentato sabato 8 luglio alle 18,30 proprio nella casa d’arte Notari a Campello sul Clitunno.

Il Progetto Notari che “è qualcosa di organico e prolungato nel tempo”, come anticipa Francesco Gallo Mazzeo, “parte dalla misteriosa e insieme limpida figura di Romano Notari e da questa casa d’arte che è un luogo museale dove si può percorrere la sua cronologia creativa”. E proprio “partendo dalla sua fisicità e dai suoi luoghi, il progetto vuole mettere in rilievo l’attualità di Notari e la sua storia attraverso mostre, studi specialistici, storici e di archiviazione e la produzione di eventi”.

Il maestro Notari, che è nato a Foligno nel 1933 e vive e lavora a Campello, “è un artista che lavora sul sogno, sul mistero, sul mito, sull’espressione più alta del senso poetico della vita. Riesce a lavorare sull’intimo e a farlo diventare immagine. Ritengo – afferma il critico d’arte – che sia uno dei geni del secondo Novecento italiano, uno dei maggiori protagonisti di questa stagione”.

Romano Notari spiega che le sue opere “nascono all’interno di me con una grande forza interiore. L’anima mia si apre e cerca di indagare il più possibile la spazialità della vita, il modo di vedere l’immanente del mondo e il trascendente. La mia creazione, il mio desiderio, la mia ispirazione nascono non dal cervello, ma dall’anima. Oggi il pittore non fa più questo, l’anima è messa da parte e questo è gravissimo secondo me. Io invece insisto, di processo in processo, a dare questo volto nuovo dell’anima, dello spirito, della luce immensa che c’è in noi”.

E’ proprio la luce il tratto che maggiormente caratterizza il lavoro di Notari, in modo quasi ossessivo; il colore intenso e caldo che si unisce a una spiritualità che si eleva verso il trascendente. Caratteristiche che attraversano tutta la sua produzione artistica, dagli anni Settanta ad oggi. Delle opere di Notari quella più complessa è la sua casa che come, come ha spiegato il maestro, “è nata da me, nei momenti di pausa. Volevo qualcosa di aperto, di ampio. Volevo che tutta la casa completasse un ritmo di luce e colore, che mi empisse, sempre, di emozione”.

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