Revifast di ‘S&R Farmaceutici’ titolo di prodotto 2017

Il ‘Revifast’ della ‘S&R Farmaceutici’ di Bastia Umbria, a poco più di due anni dalla sua nascita, è diventato titolo di prodotto dell’anno 2017 durante il Congresso europeo di biotecnologia, riunitosi quest’anno a Dubrovnik, in Croazia, e che ogni anno assegna il ‘Best biotechnology product award’.

A consegnare il premio è stato il professor Munis Dundar, presidente di Ebtna (European biotechnology thematic network association). A riceverlo c’era Bernard Fioretti, collaboratore dell’area Ricerca & Sviluppo di ‘S&R Farmaceutici’, nonché professore di Fisiologia della nutrizione al dipartimento di Chimica, Biologia e Biotecnologie (Dcbb) all’Università degli Studi di Perugia, con cui l’azienda ha in cantiere nuovi progetti.

“E’ un grandissimo onore per me ricevere questo premio dopo un cammino lungo, iniziato nel 2009, quando sono stato inserito dall’Agenzia umbra ricerche in un programma di trasferimento tecnologico a Gottingen, in Germania. Al mio ritorno in Umbria, ho collaborato con realtà locali, come lo spin-off Prolabin&Tefarm srl, che stava studiando le argille sintetiche e con loro ho iniziato un percorso di studio per capire come queste argille interagissero con i polifenoli, tra cui il resveratrolo, molecola contenuta nel vino e quindi a me molto cara essendo originario di Montefalco”.

E’ da questi studi che deriva il Revifast, innovativa associazione tra la molecola di resveratrolo e l’idrossido di magnesio, brevettato e utilizzato da S&R Farmaceutici utilizzato per formulare degli integratori a base di resveratrolo. “Il successo non sarebbe arrivato se non ci fossero stati loro, in particolare Lucio Leonardi e Mauro Dionigi, direttore generale e amministratore delegato di S&R Farmaceutici. Hanno creduto in me e investito in questo progetto”.

Leonardi ha aggiunto: “Per sviluppare un prodotto di questo genere servono ingenti risorse economiche. Abbiamo investito, nei due anni della nostra start-up, il 20 per cento del fatturato. Se pensiamo che un’azienda farmaceutica italiana mediamente investe il 4-5 per cento per sviluppare prodotti di ricerca, ecco spiegata l’importanza che le abbiamo riservato. E’ stata una scommessa ampiamente ripagata, non solo per il premio, ma anche perché un nostro prodotto a base di Revifast ha ottenuto la sua commercializzazione da parte di un’importante società italiana del settore farmaceutico”.

Non solo: “Abbiamo già richieste da parte di aziende di 40 Paesi del mondo che vogliono diventare distributori”. La S&R farmaceutici, attualmente, ha inserito Revifast in tre diversi prodotti di supporto alla terapia medica (è presente in Kirocomplex per sindrome dismetabolica, dell’ovaio policistico (Pcos) e infertilità; in Revifastdol per il dolore pelvico in associazione al partenio; in Revisfastcardio, associato alla monacolina k, nell’area cardiovascolare).

Leonardi dice ancora: “Ora vorremmo iniziare un percorso molto più impegnato nell’area farmacologica perché un prodotto di queste dimensioni ha la nobiltà di poter essere studiato e portato in campo di applicazioni quali l’area cerebrale e le malattie rare come le distrofie”. Fioretti conclude: “Oltre a quanto già fatto in campo nutraceutico, due sono le grandi potenzialità che nascono dall’aver reso biodisponibile la molecola del resveratrolo: la possibilità di impiegarlo nel campo della radioterapia e in quello delle malattie rare. Attualmente come responsabile presso l’Unipg di un progetto Sir (Scientific Indipendent Reseurch) del ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (Miur), sto sviluppando nuovi agenti radiosensibilizzanti basati sulle nanoparticelle d’argento. Durante questo progetto sono emerse delle associazioni nanomedicali con il resveratrolo, ma anche con molecole con struttura stilbenica, capaci di incrementare l’efficacia della radioterapia in campo oncologico. Sul versante delle malattie rare, poi, parlando della distrofia miotonica di tipo I, ad esempio, i nostri studi in vitro hanno dimostrato che il resveratrolo riesce a revertire lo stato elettrofisiologico alterato dal meccanismo patogenetico della malattia. Quindi sarebbe interessante nel futuro capire se composti a base di Revifast possono essere usati per migliorare lo stile e l’ aspettativa di vita di soggetti affetta da Distrofia miotonica di tipo I”.

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