La pasta regina della tavola

Lo scorso 25 ottobre si è festeggiato a Mosca il World Pasta Day, un’occasione per discutere tra esperti del settore, operatori economici, giornalisti e scienziati sulle qualità della pasta e sul suo peso nella produzione agroalimentare.

I dati parlano di un successo senza fine: sono state 14,3 milioni le tonnellate di pasta prodotte nel 2015, con 52 paesi (un quarto del mondo) che consumano oltre 1 kg pro capite di pasta all’anno. Certo, per noi italiani, un chilo può sembrare davvero poco, ma va considerato che è una media e che molti paesi hanno tradizioni culinarie lontane dalle nostre.

I nutrizionisti presenti all’evento hanno sottolineato in un documento ufficiale come il consumo di pasta apporti benefici alla salute, perché è un alimento utile alla prevenzione di malattie croniche e obesità. Certo, non ne va fatto un abuso, ma è bene sempre non escluderlo dalla propria dieta.

Alla presidenza dell’organizzazione internazionale della pasta, che riunisce aziende di diverse parti del mondo, è stato eletto Paolo Barilla, uno dei maggiori industriali italiani del settore.

L’Italia ha un forte consumo interno di pasta, ma anche le esportazioni vanno molto bene. In Russia, ad esempio, nonostante i limiti imposti dall’embargo deciso dalla Ue, l’Italia ha esportato l’anno scorso 30.000 tonnellate di pasta. Una pasta certamente di qualità superiore rispetto alle tante produzioni autoctone.

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