La Exor, holding della famiglia Agnelli, è secondo la classifica presentata da Mediobanca la più grande azienda italiana (ma anche la più indebitata), con un fatturato totale che è cresciuto nel 2015 dell’11,5%, superando i 136 miliardi di euro.
Al secondo posto Enel e al terzo Eni (anch’esse molto indebitate), rispettivamente con circa 74 miliardi di euro e 68 miliardi. Rispetto però alla Exor, le due aziende leader in Italia per la fornitura di energia elettrica e gas hanno visto ridursi il loro fatturato, probabile effetto della riduzione del costo del petrolio ma anche di una maggiore concorrenza nel settore. Al quarto posto Gse, società di compravendita di servizi elettrici.
Scendendo nella classifica delle società regine in Italia, di cui molte quotate anche in Borsa, troviamo al quinto posto Telecom, al sesto Finmeccanica, al settimo Saipem (del gruppo Eni), all’ottavo Edizione dei Benetton, al nono Edison, al decimo Esso italiana.
Un’altra classifica, vicina alla prima, riguarda invece gli utili che vedono l’Enel prima, seguita dal gruppo Edizione e dalla Snam. Tra le aziende che hanno fatto peggio nel 2015 con perdite significative troviamo l’Eni, l’Edison e la Pirelli.
Da notare come nella classifica delle prime venti rispetto al 2015 c’è solo una new entry, Parmalat, che si piazza al diciottesimo posto per fatturato. Una dimostrazione che in Italia il grande capitale si muove intorno a poche realtà consolidate da tempo, anche se con i loro attuali problemi.